• 14/02/2018 12:27

Turismo medicale, le potenzialità di un business ancora da valorizzare

Il nostro sistema sanitario è riconosciuto tra i migliori al mondo, ma all’estero siamo ancora poco noti e molto resta da fare. Il turismo medicale, come spiegato in un convegno a Milano, ci vede tra i fanalini di coda di un business che ha al primo posto la Thailandia, con 1,2 milioni di pazienti, e il Messico con un milione.

Tavolo di lavoro interministeriale
Con le sue 5mila persone l’Italia è ancora assai lontana dalla parte alta della classifica, ma la direzione è quella giusta, come ha ricordato Dorina Bianchi, sottosegretario Mibact (nella foto): “Abbiamo creato un tavolo di lavoro con il Ministero del Turismo e quelli degli Esteri e della Salute per individuare le realtà private di eccellenza e valorizzare questo segmento - ha spiegato -. Aprirsi a mercati esteri che apportino risorse al nostro sistema sanitario è un campo che va valorizzato”.

Le chance per il mercato russo
“Lo scorso anno - ha riferito Piepraolo Lodigiani, Console Onorario per la Russia del Sud e il Caucaso - nell’Ambasciata Italiana è stato organizzato il primo evento per la promozione del sistema sanitario italiano e siamo, quindi, solo all’inizio ma il potenziale è molto elevato. Solo per i trattamenti ad alta complessità stimiamo che ci siano 200mila pazienti russi che ogni anno si recano all’estero e noi ne riceviamo solo poche centinaia”.

Eppure il nostro è il Paese dove i russi vengono più volentieri: “Lo testimoniano i 700mila visti rilasciati nel 2017, che ci pongono al secondo posto. Abbiamo l’obiettivo di crescere del 100% all’anno, per arrivare a 10mila pazienti dal Sud della Russia in dieci anni”.

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