• 28/03/2019 09:59

Veneto, numeri in crescita nel 2018: "Obbligatorio non stare fermi"

Si chiude ancora una volta in positivo il bilancio turistico del Veneto. Il 2018 ha, infatti, fatto registrare un incremento degli arrivi del +2,2% e delle presenze di +0,2%, ma, avverte l’assessore regionale al Turismo, Federico Caner, “è oggettivamente impossibile puntare a un incessante incremento degli ospiti e soprattutto può essere ingannevole valutare unicamente attraverso questo indicatore il livello di competitività della nostra offerta turistica”.

Insomma, il Veneto non punta a moltiplicare anno su anno i numeri degli ospiti, temendo una saturazione del territorio abbastanza pericolosa. I dati, però, confermano la capacità attrattiva della Regione: in rialzo il numero dei visitatori, che superano i 19,5 milioni, grazie all’aumento di arrivi sia stranieri (+1,8%) che italiani (+2,8%), mentre si consolida quello delle notti, oltre 69 milioni, con l’aumento di italiani (+1,6%) che compensa la leggera flessione di stranieri (-0,4%).

“Una flessione da non trascurare – precisa Caner –, soprattutto se si incrocia questo dato con altri. Valutandolo, a esempio, insieme al -1,8% di arrivi e al -3,8% di presenze del comprensorio balneare, abbiamo la conferma che alcuni players mediterranei e nordafricani, storicamente competitivi sul piano dell’economicità dei loro pacchetti di vacanza si stanno riposizionando sui mercati internazionali”.

Continuano ad essere forti i flussi stranieri, che rappresentato quasi il 70% delle presenze. I tedeschi, pur segnando un calo, rimangono i clienti più affezionati e numerosi (15,6 milioni di presenze, quasi un quarto del dato complessivo), seguiti da austriaci (3,8 milioni) e inglesi (2,6 milioni). Ottime le performance per quanto riguarda gli americani (+14,1% di presenze), cinesi (+5,2%) e russi (+7,9%).

“Il Veneto del turismo ha la consapevolezza sia dei suoi punti di forza sia delle insidie che possono mutare l’attuale scenario favorevole – conclude Caner -. Obbligatorio è non stare fermi e non accontentarsi”.

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