• 23/01/2020 12:32

L’Umbria dei cammini religiosi alla conquista dei turisti stranieri con la Via di Francesco

Un percorso che ha tutte le carte in regola per porsi come l’alternativa italiana al Cammino di Santiago di Compostela. È la Via di Francesco, un itinerario di poco meno di 500 km suddiviso in 22 tappe che parte dalla Toscana e termina nel Lazio, sviluppandosi per lungha parte in Umbria. E, come si legge su HotelMag, è proprio questa la regione che ha le maggiori opportunità di incrementare l’inbound legato a questo tipo di turismo attirando, con i suoi percorsi, escursionisti a piedi, in bicicletta e a cavallo.

“Nella nostra regione – spiega il presidente del Consiglio regionale, Marco Squarta – sono presenti ben dieci dei 44 cammini d’Italia inseriti nell’elenco ufficiale ed è un peccato non sfruttarne appieno le potenzialità, considerati gli importanti ritorni economici di questo turismo a basso impatto ambientale”.

I passi da compiere
I punti nodali sono rappresentati dall’impiego intelligente dei fondi europei e dalle campagne di comunicazione che dovranno accompagnare l’attività di rilancio della Via di Francesco, da anni inserita nell’Atlante digitale dei Cammini d’Italia e riconosciuta come cammino ‘Gold’ in virtù della sua popolarità e della qualità dei suoi tracciati.

Un cammino di cui Squarta riconosce la forte caratterizzazione internazionale, ed è proprio attorno al turismo straniero, “quello con maggiori capacità di spesa, che dovranno essere disegnate le strategie più attrattive”. Anche per questo, secondo Squarta, sarà importante rivedere i collegamenti con l’aeroporto, il cui nome è dedicato proprio a San Francesco, e quelli ferroviari, “sui quali l’attuale Giunta ha già iniziato a lavorare in maniera seria e costruttiva”.

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