• 12/11/2020 12:26

Conferenza delle Regioni, un documento per rilanciare il turismo

“È indubbio che la pandemia da Covid-19 abbia avuto un significativo impatto sull’economia del nostro Paese e in particolare per il settore turistico, ma la crisi può essere colta anche come una grande opportunità di riflessione e rilancio della politica turistica, attraverso interventi e investimenti coordinati”. Lo ha sostenuto Daniele D’Amario, coordinatore della Commissione speciale Turismo ed Industria alberghiera della Conferenza delle Regioni e assessore della Regione Abruzzo, illustrando, nel corso di un’audizione al Senato di fronte alla X Commissione, un documento della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Un’azione strategica di rilancio del settore turistico dovrebbe comportare – si legge nel documento della Conferenza delle Regioni, riportato su HotelMag – un ripensamento della “governance del settore con una grande azione di sistema che coinvolga l’intera filiera turistica, con una necessaria e rinnovata collaborazione istituzionale tra il Ministero e le Regioni e le Province Autonome, il coinvolgimento delle Associazioni di categoria. Valorizzazione del Tavolo Permanente di Promozione del Turismo in Italia e riconoscimento del ruolo assegnato all’Enit per la promozione turistica nel mondo”.

Dieci pilastri
Un’azione che, secondo le Regioni, dovrebbe poggiare sul 10 pilastri elencati nel documento lasciato agli atti dell’audizione. Eccoli di seguito.

-Piano di investimenti coordinato e in cooperazione con le Regioni e Province autonome per la concessione di contributi a fondo perduto per l’ammodernamento delle strutture ricettive italiane e delle imprese turistiche.

-Facilitazioni di accesso al credito per le imprese turistiche con azione coordinata di Banca Centrale Europea, Autorità bancaria Europea e Stato.

-Incentivare e rifinanziare forme di sostegno e agevolazioni fiscali.

-Investimenti per un grande Piano di promozione turistica.

-Investimenti su forme di turismo sostenibile e mobilità lenta ed esperienzale, e valorizzazione delle aree interne e dei borghi.

-Una linea d’intervento per il settore turistico nella riprogrammazione e nell’utilizzo dei Fondi Fesr e Fse della programmazione 2014-2020.

-Costituzione di un nuovo Fondo Europeo Speciale per il Turismo (Fest), articolato sul modello Fesr, dotato di adeguate risorse comunitarie da attivarsi nella programmazione 2021-2027.

-Risorse per la crescita e lo sviluppo digitale dell’intero settore turistico, pubblico e privato.

-Armonizzazione degli standard di gestione dei servizi di informazione, accoglienza e assistenza turistica, valorizzando le peculiarità regionali, ma garantendo standard minimi di qualità.

-Aggiornamento della normativa e regolamentazione turistica italiana attraverso un Testo Unico generale anche con un coordinamento e un’armonizzazione delle normative regionali in un rinnovato impegno collaborativo tra Stato e Regioni.

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