• 14/12/2012 10:59

Turismo a Venezia in leggero calo, ma aumentano cinesi e russi

Un lieve calo dell'inbound, ma indicatori psitividai mercati emergenti di Cina e Russia.

Si può sintetizzare così il 2012 di Venezia, alla luce dell'analisi dell'Assessorato comunale al Turismo sui dati dei flussi raccolti dall'Azienda di Promozione Turistica della Provincia di Venezia.

Dopo una crescita esponenziale registrata tra il 2003 e il 2007, la flessione del 2008, la stabilizzazione del 2009 e la ripresa del 2010, che ha portato a un vero e proprio boom di arrivi e presenze nel 2011, il 2012 pare destinato a chiudersi in lieve calo - pur non essendo ancora disponibili i dati relativi agli ultimi due mesi dell'anno -, che però colpisce in modo differente le tre macroaree del territorio comunale (centro storico, terraferma e isole) e la tipologia delle strutture ricettive.

Le presenze sono diminuite dell'1,8 per cento sulle presenze e gli arrivi dell'1,9, con una sostanziale tenuta del centro storico (dove la flessione è appena dello 0,4 per cento), una flessione non troppo pesante in terraferma (-2,7 per cento delle presenze e -2,9 degli arrivi), ma un netto calo al Lido (-12 per cento sulle presenze e -13,1 sugli arrivi), imputabile in parte alla chiusura di alcune strutture ricettive.

Per quanto riguarda proprio le strutture ricettive, il comparto alberghiero perde rispetto all'extralberghiero, che anzi, registra, nel complesso, un aumento del 4 per cento nelle presenze rispetto all'anno passato, con una punta di +6,1 per cento nel centro storico. Il picco dell'alta stagione è stato raggiunto in agosto (in luglio in centro storico), mentre gennaio si conferma il mese con meno presenze e arrivi.

In flessione il mercato interno che registra un -11,8 per cento di presenze e -11,6 di arrivi, mentre regge quello estero, con i visitatori statunitensi al primo posto, seguiti da francesi e inglesi (il mercato consolidato in maggiore crescita). Calano i tedeschi, ma soprattutto gli spagnoli, in conseguenza alla crisi che sta colpendo il Paese, mentre crescono ancora cinesi (+18 per cento di presenze e +17,8 di arrivi), anche se hanno ancora una permanenza media bassa, che si attesta attorno a 1,44 giorni, rispetto alla media di 2,2 circa, e, infine, i russi.

Dai dati di Venice Terminal Passeggeri e degli aeroporti Marco Polo di Venezia e Antonio Canova di Treviso (letti congiuntamente), emerge una tenuta delle crociere, malgrado la flessione di traghetti e aliscafi, e un importante +9,2 per cento di passeggeri giunti a Venezia in aereo.

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