- 09/10/2025 13:40
Ivana Jelinic:Enit e l’artedi diversificare
“Il cambiamento si è visto nei fatti. Su tante destinazioni siamo stati capaci di allungare la stagionalità e questo ci ha permesso di segnare un’altra stagione positiva”.
Ivana Jelinic, ceo di Enit, atterra a Rimini per incontrare il mercato e manda un segnale al comparto. I numeri ufficiali mostrano un’industria in salute e Jelinic in questa intervista del Caffè con il direttore non nasconde neppure le problematiche e le aree di miglioramento. Dice tutto con la consueta schiettezza e un bella manciata di umanità finale.
Malgrado previsioni scure e problemi geopolitici abbiamo tenuto la barra dritta.
Direi che respiriamo soddisfazione per i primi 9 mesi del ‘25, con Usa e Sudamerica a tirare il gruppo. Abbiamo sofferto nell’area asiatica, ma nessuna paura. Ci stiamo lavorando perché sappiamo di avere ampi margini di azione.
Vogliamo però dire che il rapporto qualità-prezzo del Paese mostra segnali preoccupanti?
Non direi proprio così, ma la sofferenza c’è stata. Però il problema è emerso a macchia di leopardo. Alcuni mercati vedono l’Italia come un Paese caro e su questo bisogna prendere le contromisure. Non dobbiamo fare finta di niente, ma annotare e migliorare. Il mercato è l’unico indicatore che dobbiamo mettere davanti a tutto e tutti.
In più occasioni lei ha sottolineato la necessità di lavorare sulla diversificazione. Resta il suo cavallo di battaglia?
Assolutamente, perché non possiamo farne a meno. È l’unico modo per garantire sempre un livello di riempimento elevato. Noi di Enit stiamo facendo un grande lavoro per attirare una fascia alto spendente e per questo lavoriamo su Brasile e Messico che potrebbero garantirci nuovi flussi. Ma è solo un esempio.
Leggi l’intervista completa sulla digital edition di TTG Today a questo link