- 26/06/2025 11:50
Mice, la grandecorsadell’Italia
Non ci basta essere i primi in Europa e i secondi nel mondo. Se il 2024 ha consacrato il Mice italiano tra i leader assoluti, dietro solo agli Stati Uniti, l’obiettivo per il 2025 è dare la spallata ai nostri competitor più agguerriti, schizzando in vetta alla classifica. Le cifre dell’undicesimo rapporto Oice, presentato da Federcongressi&eventi, non lasciano spazio a dubbi: “Siamo un settore che crede in se stesso - commenta Gabriella Gentile, presidente di Federcongressi&eventi -, che sa fare il proprio lavoro, ma che ha bisogno di operare in squadra e avere visione e prospettive lunghe”.
Le cifre del settore
In tutto il 2024 l’Italia ha ospitato 368mila eventi, convegni e congressi, che hanno generato oltre 29 milioni di partecipanti (in crescita del 7,8% sul 2023) e 47 milioni di presenze (+13%), con un impatto economico di 12 miliardi di euro. Sono 840mila i partecipanti venuti appositamente dall’estero, che hanno generato 3 milioni di pernottamenti e una spesa di 800 milioni di euro. Nel 2024 è cresciuta anche la spesa media giornaliera per congressista, passata da 270 a 300 euro.
L’Italia è, inoltre, l’unica nazione al mondo ad avere 6 città nella top100 dei poli congressuali mondiali e ben 9 tra le prime 150. Milano è terza al mondo per numero medio di partecipanti ai congressi e per gli eventi più importanti su tecnologia, scienza e medicina.
L’obiettivo più ambizioso
Fin qui le cifre, cui se ne aggiunge un’altra particolarmente significativa: sono solo 70 gli eventi internazionali che ci separano dal primo posto degli Usa. L’obiettivo del 2025 è, dunque, ospitarne 700 (nel 2024 sono stati poco più di 600) e arrivare così in vetta, approfittando anche delle politiche di tagli imposte da Trump alle istituzioni americane, che scoraggeranno il loro mercato. “I risultati ci sono, ma è anche grazie al supporto delle istituzioni e dei Convention Bureau - ha concluso la presidente -. Ora serve una legge nazionale che li istituzionalizzi e ne stabilisca perimetro e criteri, oltre ad investimenti in infrastrutture che ci permettano di ospitare eventi più grandi”. A tal proposito il ministro Daniela Santanchè ha espresso la sua disponibilità e il suo appoggio a un settore che ha tutte le carte in regola per raggiungere la vetta mondiale.