- 14/10/2025 08:00
Laura Grassi,una vitaper la Cina
“Lascio la mia vita, un figlio per me”. Sono parole cariche di sentimento quelle con cui Laura Grassi racconta a TTG Italia il suo addio a Chinasia, un marchio verso cui nutre un vero e proprio legame materno e a cui ha dedicato 50 anni della sua esistenza.
Uno degli ultimi tour operator monoprodotto, fondato insieme a Giancarlo Monaco - scomparso nel 2012 -, l’operatore ha svelato per primo le bellezze del Paese del Dragone al mercato nostrano. “Posso dire che siamo stati dei pionieri - rimarca con orgoglio Grassi -. Siamo stati i primi a mandare negli anni ‘80 gruppi di italiani in Cina. Conosciamo tutto di questa destinazione”.
La storia di Chinasia e di Grassi è cambiata per sempre nel 2023, con la cessione dell’operatore a Idee Per Viaggiare, dopo la dura crisi pandemica. “Durante il Covid la Cina è stata la prima a chiudere e l’ultima a riaprire. Fino a quel momento non nascondo che avevamo avuto degli anni non stupendi, di più. Fino al 2019 avevamo fatto un lavoro ottimale, mandavamo in Cina circa 5-6mila italiani. Poi ci siamo ritrovati con l’azienda completamente ferma per 3 anni. Non siamo falliti, anzi, forse potevamo comprare il mondo, ma io a quel punto ho fatto una riflessione su cosa essere un t.o. monoprodotto potesse comportare”.
Una formula che non funziona più
Lo stallo della pandemia per Grassi è stato, infatti, un’epifania, che ha portato con sé la realizzazione che “ormai il tour operator monoprodotto non funziona. Sono cambiati i tempi. Devi far parte di un team con più prodotti, per far fronte a ogni evenienza, guerre e pandemie”.
A guidare la decisione di cedere il t.o. all’azienda guidata da Danilo Curzi anche un’altra riflessione, maturata in seguito ad altre due proposte avanzate tra il 2017 e il 2018 da due grandi operatori che già presidiavano il Paese del Dragone: “Quando si è presentato Idee Per Viaggiare ho pensato - rivela Grassi -: ‘Loro non fanno Cina e mi possono dare una mano e quando il Paese riaprirà, sarà la cosa migliore’”.
Oggi, superata la fase critica, la co-fondatrice di Chinasia lascia definitivamente un marchio che le ha dato tanto, dopo aver operato per Idee Per Viaggiare in veste di consulente esterna. “Dovevo finire il mio rapporto con IPV il 31 dicembre, ma alcune cose non sono andate bene. Ho scelto di fare un passo indietro, che per me è in realtà un passo in avanti”.
Il futuro
Per Grassi si apre, infatti, un nuovo capitolo. “Cercherò a livello istituzionale di portare avanti questa passione per la Cina che io e Monaco abbiamo portato avanti. Ho già avuto diverse proposte e ho attive collaborazioni con il Ministero del Turismo con l’Associazione Italia-Cina per gli scambi tra i due Paesi”.
Guardando indietro Grassi non ha rimorsi: “Rifarei tutto quello che ho fatto”. Chinasia per lei è ormai un figlio maturo, che è tempo di lasciar camminare da solo. Ma l’amore per il Paese del Dragone rimane vivo più che mai. “Sono 50 anni che sono nel campo - rivendica -. Conosco tutto”.