• 19/02/2014 13:04

L'ascesa dell'Oman, arrivi italiani a più 31,6 per cento

"Un risultato inaspettato, che consacra il mercato italiano tra i best performer per l'Oman".

Rania Khodr, direttrice dell'Ufficio del turismo del sultanato dell'Oman (nella foto), non nasconde la sua soddisfazione per un 2013 a doppia cifra: "Dall'Italia - spiega - gli arrivi sono aumentati del 31,6 per cento rispetto al 2012, superando la quota di 26mila unità. Un dato che conferma il Belpaese al quarto posto tra i mercati emissori europei dopo Gran Bretagna, Germania e Francia".

Determinante, in questo senso, la disponibilità di voli diretti Oman Air e Qatar, oltre a quelli Emirates via Dubai e a quelli di Etihad via Abu Dhabi.

In soli tre anni di presenza nel nostro Paese la rappresentanza omanita ha fatto passi da gigante, grazie a un lavoro capillare sul territorio: "Basti pensare - spiega Khodr - che lo scorso hanno abbiamo effettuato oltre 80 incontri one-to-one con le agenzie e gli operatori, oltre a un fam trip con i tour operator a Salalah, la nuova destinazione nella parte Sud del Paese".

Una strategia premiante, come dimostrano i dati di arrivi e il continua aumento di interesse da parte dei t.o.: "Sono ormai 84 quelli che, in Italia, hanno inserito il sultanato nella loro programmazione - enumera la direttrice -; tra gli ultimi esempi I Viaggi di Maurizio Levi, che ha effettuato una grande operazione sul prodotto deserto, con pacchetti che prevedono soggiorni in campi tendati fissi e mobili".

Sul fronte della formazione, nei prossimi mesi l'ente organizzerà due workshop Oman Academy a Torino e Ancona, in collaborazione con Etihad Airways. Il corso di training online, a meno di tre anni dal lancio, conta ora 1421 iscritti.

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