• 16/05/2014 15:09

L'ascesa dell'Oman nello scacchiere del turismo

Un’industria turistica giovane, ma in forte espansione, pronta a compiere il salto di qualità necessario per imporsi <+tondo>sullo scenario internazionale.

È quella dell’Oman, destinazione sempre più apprezzata dagli italiani. Nel 2013 i turisti in arrivo dal Belpaese sono stati 26mila. La progressione parla di uno sviluppo da record, che ha ancora margini di miglioramento: tra il 2009 e il 2012 gli arrivi degli italiani sono cresciuti mediamente, anno su anno, del 29 per cento.

Nel 2013 l’incremento rispetto al 2012 è stato addirittura di 31,6 punti percentuali (a livello internazionale la crescita si è fermata a +0,2 per cento, per un totale di 2 milioni di arrivi). “Siamo molto soddisfatti dei risultati del mercato italiano, che si è posizionato tra i best performer europei” spiega Rania Khodr, direttrice dell’Ufficio del turismo del Sultanato per l’Italia.

“Attualmente - aggiunge - l’Italia è il quarto mercato a livello europeo per arrivi ed è quello a maggior crescita”. Gli elementi di forza dell’Oman si confermano i buoni collegamenti aerei con l’Italia, la sicurezza legata alla stabilità politica del Paese, che ne ha fatto una valida alternativa alle mete del Nord Africa e del Medioriente che vivono situazioni di conflitto, e la varietà della proposta turistica. Un mix ben congegnato di mare, deserto, attività culturali e sportive e atmosfere orientali.

I tour
Il tour classico del Paese è quello ad anello che va da Muscat a Nizwa e al massiccio di Hajar, con tappa nel deserto, per poi rientrare sulla capitale lungo la costa, fermandosi a Sur, nota per la costruzione dei ‘dhow’, le tipiche imbarcazioni omanite. “Il fascino che il Sultanato sta esercitando sui viaggiatori italiani e la costante crescita della distribuzione - analizza Khodr - ci spronano  ad ampliare la promozione, mantenendo la destinazione su un livello alto e puntando anche su altre aree note per l’offerta culturale e non solo come estensione mare”.

È il caso degli itinerari nel Sud, lungo l’affascinante via dell’incenso, e di quelli nella zona a Nord, nella penisola del Musandam. È soprattutto qui che si concentrano le proposte di attività come diving, trekking e kayaking per le nicchie di mercato, il nuovo target al quale punta per il 2014 l’ente del turismo. Destinazione esclusiva (anche sotto il profilo del pricing), adatta a viaggiatori esigenti e attivi, l’Oman si presta facilmente anche a viaggi fai da te, con formule fly&drive e alle combinate con altri Paesi del Golfo.

Gli investimenti sulle infrastrutture
Il governo omanita ha deciso di puntare sul turismo, che oggi rappresenta il 2,4 per cento del Pil del Sultanato, e ha messo a punto una serie di progetti mirati. Gli investimenti nel settore, che ammontano a 1,6 miliardi di dollari, corrono su doppio binario. Da una parte c’è l’obiettivo di innalzare la qualità sia dell’offerta, sia dei servizi turistici. Dall’altra, quello di facilitare l’accesso al Paese attraverso il miglioramento del sistema infrastrutturale.

Nei prossimi tre anni verrà ampliato l’aeroporto internazionale di Muscat, che potrà accogliere fino a 12 milioni di passeggeri all’anno. Sarà ultimato anche il nuovo scalo internazionale di Salalah, con una capienza stimata sul lungo periodo di 6 milioni di passeggeri.

II progetto va di pari passo con lo sviluppo turistico dell’area a Sud del Paese, che sta prendendo slancio grazie ai nuovi voli operati dalla fine del 2013 da parte dei vettori del Golfo. A Salalah sono in corso, come a Khasab, lavori di espansione del terminal crocieristico e anche il porto della capitale si sta attrezzando per poter servire dal 2017 le navi da crociera. L’Oman si doterà, infine, delle rete ferroviaria, oggi assente, che sarà lunga 2.244 chilometri.

In forte espansione è anche il settore alberghiero, che conta 258 strutture. Nel 2013 sono state costruite in Oman 2mila nuove camere e altre 8mila se ne aggiungeranno entro il 2017, fino a raggiungere quota 20mila. Lo sviluppo, orientato principalmente in chiave luxury, interesserà sia la capitale, sia le nuove aree di attrazione turistica del massiccio di Hajar, nel Nord, e di Salalah, nel Sud. Tuttavia “in Oman non vedremo mai i grattacieli. Puntiamo a un turismo di alta qualità - specifica Khodr - rispettoso dell’ambiente e della cultura locale”.

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