• 19/12/2025 08:30

Il viaggio come scoperta:il travel in versione 'slow'

Il sogno del 2026 è il viaggio-fuga. Disorientato dal rapido evolvere della politica internazionale, ma anche da una tecnologia tanto innovativa quanto invasiva, il viaggiatore chiede ora uno stile ‘slow’, alla ricerca di nuove mete.

Il cliente chiama, l’Europa risponde: nell’ampio servizio pubblicato sul nuovo numero di TTG World, gli enti del turismo raccontano come il prodotto si stia adattando alle nuove richieste dei viaggiatori.

“Che si tratti di località montane per famiglia come la facile e divertente Laax - spiega Christina Gläser, direttrice di Svizzera Turismo - o di regioni rurali quali l’Appenzello, meta per il benessere olistico valorizzata dalla recente apertura dell’hotel 5 stelle Appenzeller Huss Quell (foto al centro), o ancora dei rilassanti paesaggi di Neuchatel, del Landwasserwelt attorno alla Ferrovia Retica, risalendo sino alla grotta di ghiaccio del monte Titlis, l’ospite italiano cerca serenità nella natura, ma con infrastrutture e soluzioni su misura usufruibili senza complicazioni”.

Un viaggio oltre la rinascita

Il desiderio di lasciarsi alle spalle ogni preoccupazione è avvertito ancor più in Polonia, dove il viaggio slow tende a prolungarsi oltre la rinascita culturale di Lodz, Breslavia, Danzica, Poznan e Varsavia. “Coniugare il fascino delle radici - osserva Barbara Minczewa, direttrice dell’Ente Nazionale Polacco per il Turismo - e un’offerta in continua evoluzione rispetto alle esigenze di chi viaggia è il punto focale della strategia della Polonia”.

Ma il fenomeno si estende anche sul lungo raggio. “Gli italiani che volano verso la Polinesia francese sono in continua crescita - riconosce Tehani Mairai, international promotion manager Tahiti Tourisme -. Rispetto al passato, però, accogliamo tipologie di viaggiatori maggiormente diversificate, incluse le generazioni più giovani. Le nostre isole sono viste come destinazioni dove l’habitat naturale e la cultura non hanno risentito ancora degli effetti della globalizzazione”.

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