- 14/11/2025 08:13
Investimenti in Arabia,l’Italia è protagonista
Abbiamo imparato i nomi da poco, e chissà come li pronunciamo male, ma più di un indizio suggerisce che le località dell’Arabia Saudita, da Shura Island ad Amaala, diventeranno un ritornello sempre più popolare in fase di prenotazione, insieme alla più conosciuta AlUla. Lo abbiamo visto di persona all’ultimo Wtm London, dove lo stand del Paese si imponeva per grandezza ed elaborazione. E lo si può scrivere soprattutto nei giorni in cui si svolge a Riyad ‘Tourise’, una piattaforma promossa del ministro del turismo dell’Arabia Saudita aperta ai “leader di tutto il mondo che vogliono portare soluzioni trasformative al turismo globale”. Un evento che ha raccolto politici (e la nuova segretaria generale di Un Tourism Shaikha Nasser Al Nowais), ma soprattutto amministratori delegati del calibro di Ariane Gorin (ceo Expedia), Gloria Guevara (ceo a interim di World Travel & Tourism Council), Luis Maroto (ceo Amadeus), Sébastien Bazin (ceo Accor), Eduardo Santander (ceo European Travel Commission), Thomas Woldbye (ceo Heathrow Airport).
La squadra tricolore
“Vogliamo consolidare la partnership turistica tra Italia e Arabia Saudita, favorendo e attraendo investimenti essenziali per il benessere, la crescita e lo sviluppo dell’industria. Un’occasione per le nostre imprese per sviluppare nuove sinergie, attrarre investimenti e crescere in una dimensione internazionale”. Questo il commento del ministro del Turismo Daniela Santanchè, che è Riyad è andata insieme a una nutrita squadra di imprenditori italiani (si è svolta una tavola rotonda apposita Italia-Arabia Saudita). Rappresentati di alto profilo di aziende quali: Acque e Terme di Fiuggi, Alpemare, Arsenale, Eurobuilding, Ferrovie dello Stato Italiane, Ita Airways, Mangia’s, Msc Crociere, Nicolaus Group, Sicis, TechnoGym, Venini Spa e White Milano.
In particolare Paolo Barletta, ceo Arsenale Group, ha citato il treno Dream of the Desert, che di recente ha aperto le pre-reservation: “Con il primo treno ultra-lusso ‘Made in Italy’ in Arabia Saudita, che percorre circa 1.300 km di linea ferroviaria esistente da Riyad fino a Al Jouf, confermiamo l’impegno concreto delle imprese italiane nel promuovere un modello d’eccellenza basato su artigianalità, design e ospitalità d’élite. In collaborazione con Saudi Arabia Railways (Sar) e le istituzioni saudite, questo partnership pubblico-privato da oltre 200 milioni di Riyal segna un tassello fondamentale per valorizzare la cultura, i territori e l’innovazione italiana all’interno di una visione strategica per la crescita del comparto turistico tra Italia e Arabia Saudita”.
Investimenti sul Mar Rosso
Italia a parte, solo nella prima giornata di Tourise la somma degli investimenti annunciati dalle aziende presenti ha toccato 113 miliardi di dollari. Investimenti che coprono l’intero spettro dell’economia del turismo: dal retail di lusso alle nuove generazioni di strutture ricettive, dai grandi progetti integrati e orientati all’esperienza al benessere, fino alle offerte lifestyle, allo sviluppo dei talenti e alle piattaforme basate sull’intelligenza artificiale.
Tra le aziende che hanno fatto annunci: Meliá Hotels, BWH Hotels, GOCO Hospitality, Cenomi, Radisson, Earth Hotels, Delonix & Ocean Link, AlFozan Holding, Al Kathiri Holding, AlOthaim e Knowledge Economic City.
Un Paese, l’Arabia Saudita, che appare sempre più vicino ai potenziali turisti italiani: proprio in questi giorni è partito da Milano il primo collegamento di beOnd diretto tra l’Europa e il nuovo Red Sea International Airport. L’altra sponda del Mar Rosso (rispetto alla costa egiziana, che gli italiani apprezzano da tempo) assume contorni destinati a diventare famigliari.