• 06/07/2012 10:47

Gli errori delle agenzie di viaggi

Mi sorprendo sempre di più a constatare di quanto anche insospettabili persone al vertice di importanti t.o. leggano questo blog e si disturbino per confrontarsi su alcune delle criticità sulle quali mi sono espresso nel corso delle settimane.

Dopo l'uscita della settimana scorsa su "quanto i tour operator fanno arrabbiare le agenzie" ho avuto un paio di inaspettate telefonate al termine delle quali, col mio interlocutore vip, ci siamo dati appuntamento per un pranzo a Venezia se fossi sopravvissuto alle ire della categoria dopo l'uscita di una pagina sugli errori delle agenzie.

"Gli agenti non ammettono mai i propri sbagli" è stata una delle osservazioni. Penso sia l'ennesima generalizzazione verso la categoria: solo chi non lavora può essere certo di non commettere errori.

Tuttavia quando l'agente di viaggi sbaglia, il rischio è che un appuntamento importante come le vacanze non rispecchi le esigenze e l'aspettativa del cliente, danneggiandolo inesorabilmente.

Inoltriamoci quindi in questa "galleria degli orrori" delle agenzie di viaggi!
Secondo me ci sono 3 macrocategorie: la prima è la categoria di quelli veramente bravi, competenti e aggiornati. La seconda è quella degli improvvisati. La terza è quella dei "non evoluti".

Sulla prima non credo ci sia molto da dire: grazie alla grande professionalità identificano le esigenze del cliente e lo indirizzano alla scelta più corretta in base a tutta la serie delle esigenze espresse.

La seconda categoria (gli improvvisati) sono coloro che svolgono il lavoro senza cognizione di causa, semplicemente perché si dice in giro che questa sia una bellissima professione.

La terza categoria è composta da coloro che, sentendosi arrivati, hanno smesso di investire nell'evoluzione della propria figura arrestandone la crescita professionale proprio in un momento di radicali cambiamenti.

Di norma utilizzo questa definizione anche per coloro che non hanno saputo rispondere alle novità commerciali dettate dalla dinamicità dei prezzi, continuando a svolgere la professione del consulente anziché quella del venditore.

Fatta questa premessa è chiaro che agenti improvvisati e non evoluti commettano una serie di sbagli che mettono a repentaglio la propria attività, attraverso una serie di "sviste" dettate da pressapochismo e mancato aggiornamento... Sono gli stessi che motivano i loro insuccessi adducendoli a mille fattori esterni senza fare un reale esame di se stessi.

Tutto ciò si traduce in un danno di immagine che finisce per coinvolgere l'intera categoria sia agli occhi dei clienti che a quella dei tour operator.

Sono stremato dal sentirmi dire di come il grosso del volume d'affari dei principali t.o. sia raccolto in realtà da meno della metà delle agenzie presenti sul territorio e di quanto la "selezione naturale" sia ormai prossima.

Non so cosa ne pensino improvvisati e non evoluti, ma sono certo che quelli bravi non vedono l'ora che ciò avvenga.

Condividi questo articolo