• 07/11/2012 08:59

Vuoi cambiare lavoro? Provaci pure, ma non adesso!!

133. Sono i CV giunti a SAGE Executive Search (la mia nuova attività di ricerca di personale altamente qualificato, per conto di aziende turistiche) nei tre giorni successivi alla pubblicazione di una nuova ricerca.

La posizione è interessante, l'azienda solida, i benefit adeguati. Ma 133 CV sono troppi, visto che - accanto ai mittenti seriali (ovvero coloro che il CV lo mandano a tutti, ovvio che il lavoro non lo trovano mai) e ai tanti colleghi non adeguati - ce ne sono alcuni veramente qualificati. Anche troppo.

Cambiare lavoro è una giusta aspirazione. E poi il nostro settore è più flessibile di altri: chi nasce ragioniere muore tale, mentre chi inizia come agente di viaggi può diventare imprenditore e a segnare la storia del turismo italiano (due nomi tra tutti, Franco Rosso e Bruno Colombo).

Il fatto è che questo è il momento sbagliato, sia per abbandonare un posto sicuro (ce ne sono ancora?!), sia per mettersi in proprio. La crisi colpisce duro, e tutti sanno che il costo del personale è il maggior costo di un'impresa turistica. Chi sta sul mercato guarda i numeri, e gl'investimenti sono ridotti e/o rimandati. Altro discorso se il posto lo si perde, ahimè.

Un consiglio. Tenersi stretto il proprio posto, lavorare di più ed essere disposti a guadagnare di meno. E - intanto - studiare, imparare, guardarsi in giro, anche e soprattutto all'estero.

Tanto il turismo è anticiclico, e anche questa crisi passerà.

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