• 22/07/2025 11:22

Cosa pensa Copilot (ovvero l’AI) della distribuzione turistica italiana

Microsoft Copilot è la soluzione di intelligenza artificiale (AI) integrata nella piattaforma Microsoft 365: costruita sul modello linguistico LLM di ChatGPT-4 di OpenAI, adotta un interfaccia conversazionale simile a quella di ChatGPT. Siccome utilizzo (e pago) da sempre la suite Office, da qualche tempo Copilot si rende disponibile – non richiesta – a rispondere a qualsiasi domanda. Accetto la sfida, ecco il prompt:

“Scrivi in 2000 battute punti di forza e di debolezza della distribuzione turistica in Italia, considerato che i player principali sono Welcome Travel Group, Gattinoni Travel, UVET e Bluvacanze, e che le fonti da consultare sono Il Sole 24Ore, MilanoFinanza, TTG Italia e i trade magazine turistici”.

Ecco la risposta di Copilot, pervenuta nei soliti 2 secondi e 1.985 battute esatte:

La distribuzione turistica in Italia, dominata da quattro macro-aggregazioni – Welcome Travel Group, Gattinoni Travel, Uvet Travel System e Bluvacanze/Blunet – presenta una struttura solida ma non priva di criticità.

Punti di forza

Capillarità e presidio territoriale: con oltre 5.400 agenzie affiliate (Welcome 2.606, Gattinoni 1.519, Bluvacanze 900, UVET 400), il sistema garantisce una presenza diffusa, anche in periferia e centri commerciali, intercettando target diversi.

Potere contrattuale: l’aggregazione consente una maggiore forza negoziale con tour operator, vettori e fornitori, ottenendo condizioni vantaggiose e prodotti esclusivi.

Servizi integrati: i network offrono strumenti gestionali, consulenza legale e assicurativa, formazione, marketing e supporto digitale, facilitando la competitività delle singole agenzie.

Resilienza post-pandemia: il settore ha mostrato capacità di adattamento, con una ripresa significativa nel 2024 e una crescita del numero di agenzie attive (7.100) rispetto al 2023.

Innovazione tecnologica: investimenti in e-commerce, CRM e intelligenza artificiale stanno trasformando il modo di vendere viaggi, con piattaforme ibride che uniscono online e offline.

Punti di debolezza

Dipendenza da fornitori verticali: alcuni network leader rischiano di limitare la varietà dell’offerta, penalizzando la libertà commerciale delle agenzie.

Desertificazione urbana: molte agenzie hanno abbandonato i centri storici per contenere i costi, perdendo visibilità e appeal per il cliente occasionale.

Sovrapposizione e confusione nei dati: alcune agenzie risultano affiliate a più reti o vengono conteggiate anche se inattive, generando distorsioni nei numeri ufficiali.

Pressione sui margini: l’aumento dei costi operativi e la concorrenza online riducono la redditività, soprattutto per le agenzie indipendenti.

Disparità territoriale: il Nord Italia registra fatturati più alti, mentre il Sud si concentra su crociere e viaggi di nozze, con minore diversificazione.

In sintesi, la distribuzione turistica italiana è robusta e in evoluzione, ma deve affrontare sfide strutturali e di mercato per restare competitiva.

Chapeau, sintesi e analisi corrette e condivisibili, soprattutto dei punti di debolezza: non tutti gli addetti ai lavori avrebbero incluso tra questi un fenomeno trasversale come la desertificazione commerciale e sarebbero stati in grado di evidenziare i limiti dell’integrazione a monte di alcune reti.

Conclusione: tra i lavori che l’AI farà sparire ci sarà anche quello del sottoscritto, visto che di network e agenzie mi occupo da trent’anni? Non sarà domani, magari neanche dopodomani, ma tra un po’ a decidere se aprire - o chiudere - un’agenzia di viaggi sarà un algoritmo.

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