• 06/09/2017 12:56

Cognitive computing, ecco i vantaggi per le aziende

È in grado di comprendere rapidamente grandi quantità di dati strutturati e non strutturati (per esempio suoni e immagini), “ragiona” su ipotesi e opzioni per rispondere a domande complesse e apprende dalle interazioni e dall’esperienza migliorando così le proprie prestazioni. E a differenza dei tradizionali strumenti di analytics, è capace di “interpretare” i dati, trasformando informazioni disomogenee in fatti, trend e scenari che facilitano le decisioni di business.

Non stupisce quindi che il cognitive computing, le tecnologie di intelligenza artificiale come l’ormai celebre Watson sviluppato da IBM, siano dunque la nuova frontiera del marketing e delle vendite, settori che con l’espansione del digitale e delle tecnologie mobili sono sempre più inondati di dati che arrivano spesso in forma non strutturata (video, immagini, simboli).

Secondo una ricerca internazionale condotta da IBM su responsabili marketing e vendite che operano in diversi settori merceolologici e citata da Event Report, le aziende si aspettano vantaggi concreti dall’adozione del cognitive computing: nel marketing, una migliore esperienza dei clienti, migliori risultati finanziari e maggiore capacità di identificare il ROI delle attività; nelle vendite, una comprensione a 360 gradi dei clienti per migliorarne l’esperienza e per rendere più efficaci le strategie di engagement e i processi di customer care.

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