• 13/03/2019 10:28

Tutti sul Mar RossoL'incognita dei prezzi

Tutti sul Mar Rosso… i numeri parlano chiaro: il grande ritorno dell’Egitto, con percentuali di crescita record e operatori che per la prima volta si cimentano anche su  questa destinazione, sembra non preoccupare chi sull’Egitto lavora da anni.

La storia tuttavia insegna che a numeri da boom spesso si associano squilibri di mercato e pericolosi abbassamenti di prezzo.

Il rischio prezzo
Era stato lo stesso direttore tour operating di Alpitour, Pier Ezhaya, a confermare a  TTG Italia come non bisognasse assolutamente “buttare giù il prezzo. Sto seguendo con allarme gli ultimi sei mesi del mercato e assisto a un calo marcato dei prezzi. E’ un suicidio totale che negli anni ha già portato alla chiusura di alcune aziende. Non ci sono barriere d’ingresso e siamo di nuovo a 399 euro a settimana”.

"Situazione sotto controllo"
Alla preoccupazione di Ezhaya fa eco una diversa posizione di Veratour. “Al momento – conferma il direttore generale, Stefano Pompili - la situazione non è preoccupante. Se è vero che l’Egitto sta registrando un vero boom, con un volume di vendite 2019 in crescita del 120%  a pari periodo, il prezzo medio per i ponti di Pasqua si mantiene a livelli accettabili e anche l’Italia non sta risentendo dell’effetto mar Rosso, con prenotazioni in incremento del 13%”.

Più posti volo
Vero è che l’effetto Egitto sta portando molti operatori a incrementare i posti volo, con il rischio poi di non riuscire a tarare correttamente il rapporto offerta/domanda. “L’impennata su Marsa Alam ci ha indotti ad aumentare i posti volo da Malpensa - conferma il direttore commerciale di Futura Vacanze, Giorgio Lotti, che ha inserito il mar Rosso fra le novità 2019 dei FuturaClub -. Abbiamo anche introdotto una monografia dedicata all’Egitto, che contempla crociere sul Nilo ed estensioni mare a Marsa Alam e Sharm El Sheikh”.

Saranno le prossime settimane a decretare se la corsa all’Egitto riuscirà a mantenersi nei binari di un prezzo equo o finirà, come già successo in passato, a sottrarre energie alle atre mete del bacino mediterraneo e a creare pericolosi squilibri tariffari.

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