• 25/03/2019 11:40

Patagonia anche d'inverno, il suggerimento di Latitud

Patagonia anche d'inverno, il suggerimento di Latitud

“Le vendite sono partite bene, ma ci sono ancora ampi spazi di crescita, in particolare nei mesi dell’autunno e dell’inverno australe, che corrispondono alla nostra primavera-estate”. Francesco Vitali, titolare e responsabile prodotto di Latitud Patagonia (nella foto), parla in questi termini della Patagonia, un prodotto che continua a registrare trend in crescita per l’operatore, facente parte del Quality Group.

Una meta per viaggiatori senza fretta
“Anche le prospettive per il 2019 sono molto buone - continua - e il costo medio della pratica ammonta a 5.500 euro, per una clientela matura che dispone di tempo e di un adeguato budget”. A Vitali preme, però, chiarire un equivoco: non è affatto vero che la Patagonia non si possa visitare tutto l’anno.

“L’inverno australe - sottolinea - offre la possibilità di vivere esperienze straordinarie come le escursioni con i cani da slitta nei boschi della Terra del Fuoco; di fatto Ushuaia a mio parere è persino più bella in inverno, la neve rende tutto ancora più magico”.

Le idee per marzo e aprile
Ma i mesi migliori per visitare le bellezze della Patagonia Argentina e Cilena sono marzo e aprile: “L’unica cosa da avere ben chiara in mente - precisa Vitali - è che da metà marzo in avanti non troviamo più i pinguini nella zona della Penisola di Valdès. Proprio per questo suggeriamo in questi mesi un tour che si chiama ‘Cascate e Ghiacciai’, che in 12 giorni visita Buenos Aires, Ushuaia, El Calafate con il celebre Perito Moreno e le cascate di Iguazù.
Proponiamo questo stesso itinerario con partenze a date fisse e posti in allotment anche nel mese di agosto”.

Mese in cui a ‘Cascate e Ghiacciai’ Latitud Patagonia aggiunge il tour ‘Panorami Argentini’, che in 10 giorni prevede due giornate dedicate a Buenos Aires e la visita delle località di Cachi, Molinos, la Quebrada de las Flechas, Cafayte, Salinas Grandes, Purmamarca e la Quebrada di Humahuaca.

Argentina protagonista
Tornando al bilancio 2018, il Sudamerica di Latitud Patagonia ha raggiunto lo scorso anno un fatturato pari a 5,5 milioni di euro (a più 10% sul 2017); lo share del prodotto Argentina è del 60% e quello del Cile al 25%, mentre il restante 15% è rappresentato da Ecuador, Galapagos e Bolivia. 

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