- 08/05/2025 15:25
Human Company, sfidada 350 milioni di euroNewco con Hines e Clessidra
Consolidare il modello di business per crescere ancora: con 161 milioni di euro di ricavi e un Ebitda di 47 milioni, in crescita del 10% sul 2023, Human Company chiude il 2024 in positivo e si prepara a un nuovo sprint. E’ stato infatti annunciato il closing dell’operazione di partnership realizzata con Hines, società attiva nel campo del real estate e Clessidra, operatore di private equity, che segna l’avvio di una newco, HU Holding Spa, realizzata all’interno del gruppo Human Company.
Con un aumento di capitale di 120 milioni di euro, grazie all’apporto dei nuovi partner che detengono nella società una quota di minoranza, sarà possibile portare a compimento il piano industriale 2025-29, che prevede oltre 350 milioni di investimenti, finanziati per circa 250 milioni di euro tra l’operazione di preferred equity e il finanziamento contratto con un pool bancario che ha UniCredit come capofila.
“La famiglia Cardini-Vannucchi – commenta Marta Cardini, shareholder e membro del board di Human Company con delega alla sostenibilità - da generazioni si occupa di ospitalità, mantenendo fede a quei principi di qualità, innovazione e sostenibilità che ne hanno decretato il successo nel corso degli anni. Era però tempo di compiere un passo importante in direzione dello sviluppo e la scelta è caduta su Hines e Clessidra, due partner fra loro complementari, in grado di garantirci una crescita sana e strutturata”.
Il settore turistico italiano è composto da tante piccole-medie imprese famigliari attive nel segmento dell’open air ed è “un segmento molto redditizio – aggiunge Marco Carotenuto, managing director di Clessidra -. Quel che distingue Human Company da queste realtà è la volontà di crescere ed espandersi, con una vision a lungo termine che dimostra grande coraggio e che riscuote la nostra piena fiducia, tanto da averci portato ad operare in modo differente rispetto al solito, accettando di avere nella newco una quota di minoranza”.
I motivi dell’operazione
Tre i motivi sostanziali riassunti da Mario Abbadessa, senior managing director, head of transactions Europe e country head di Hines Italy, che hanno portato la società a investire per la prima volta nel turismo open air. “Innanzitutto, e al contrario di molte esperienze maturate all’estero, è la prima volta che in Italia si punta a fare sistema in questo settore. Inoltre, Hines mira a diversificare la propria attività puntando a crescere seguendo strade alternative. Da ultimo, riconosciamo il valore dell’investimento sulle persone, e in questo senso la famiglia Cardini-Vannucchi è per noi garanzia di serietà”.
Tutti questi concetti trovano nell’avvio del mega progetto di Eraclea un caposaldo. “A dieci anni dalla richiesta di autorizzazione, possiamo finalmente annunciare che il progetto dello hu Eraclea Village è entrato in una nuova fase – spiega il general manager del gruppo Human Company, Domenico Montano -. Situato sulla costa veneta e sviluppato su un’area di 250 ettari, rappresenta il primo dei grandi investimenti messo a terra dal gruppo, con apertura prevista entro il 2027”.
L’ambizione, come sottolinea Montano, è quella di diventare uno dei più importanti e innovativi villaggi turistici d’Europa. Nei primi tre anni di operatività, l’impatto economico generato dalla struttura è stimato in circa 400 milioni di euro, di cui 170 di spesa interna degli ospiti e 226 milioni di spesa esterna sul territorio. Ma questo, come conferma Carotenuto, “Non sarà che l’inizio di una grande avventura”.