• 20/05/2025 08:03

DebuttaMaison Musa:le ville firmate

Un progetto che prende forma. È quello di Maison Musa, il nuovo concept di ville diffuse ideato da Matteo Corridori e Robert Moretti, executive directors di Musa Lago di Como: 4 ville che si presentano come una sorta di hotel diffuso, con un riferimento centrale e servizi di hotellerie all’interno delle abitazioni.

Annunciato lo scorso anno, quest’anno Maison Musa è diventato realtà. “Non è stata un’idea ‘cercata’, ma è successo. Abbiamo iniziato a ricevere richieste per ville da vivere in maniera privatizzata, e ci siamo mossi di conseguenza – spiegano Corridori e Moretti -. Ed è un segmento che non sta soffrendo nessun tipo di alterazione, ma è in continua crescita”.

Il target è quello classico per queste soluzioni di ospitalità. “Al 99% si tratta di persone che hanno una vita frenetica e che cercano, per le loro vacanze, una tranquillità e una privacy che un hotel non può riservare. Oppure sono viaggi di famiglia, multigenerazionali, con parenti che provengono dalle più diverse parti del mondo e che usano le vacanze per ritrovarsi insieme – spiegano i due executive directors -. Tanto è vero che sulle ville abbiamo un minimum stay di una settimana, ma si prolunga sempre”.

Il modello di accoglienza offre privacy e spazio e un’attenzione tailor made, con servizi su misura.

“Gli Stati Uniti sono il mercato principale per quanto riguarda la richiesta delle ville, ma abbiamo anche intercettato il business dei matrimoni, soprattutto da Inghilterra e Francia”.

Sul mercato Usa, Corridori e Moretti non nascondono qualche preoccupazione. “Sappiamo che c’è qualche reticenza a parlare di questa questione, ma è vero che il movimento del bacino a stelle e strisce è molto lento, con una booking window ristretta. È come se avessero paura a confermare le vacanze”. Per contrastare questo calo, Musa ha lanciato una forte attività push, aprendo anche ad altri mercati come quello degli Emirati. “Su tutto il lago di Como si percepisce un cambiamento - dicono i due -: sarà un anno più calmo, perché gli arrivi sono più lenti”.

Condividi questo articolo