- 19/12/2025 08:03
Il segreto dell’AfricaL’idea di Mantisfra lusso e natura
L’Africa nasconde molti segreti, ma uno in particolare racconta di approccio appassionato alla conservazione dell’ambiente e alla sostenibilità sociale coniugato all’ospitalità di lusso. È il segreto di Mantis Collection, 17 strutture concentrate per la maggior parte nel Continente, ma anche case galleggianti per esperienze sui grandi laghi.
Fondato nel 2000 da Adrian Gardiner, Mantis è nato dalla visione di Adrian di ripristinare e rinaturalizzare terreni agricoli degradati. Da questo successo iniziale, il modello Mantis è stato poi sviluppato in tutto il mondo, comprendendo che i consumatori potevano utilizzare il portfolio Mantis come marchio di qualità, coerenza e carattere. Oggi, il portfolio di si integra per creare esperienze di viaggio che offrono agli ospiti l'opportunità di vivere l'essenza del luogo in un contesto di lusso su misura.
Entrato nell’orbita del gruppo Accor nel 2018, Mantis ha mantenuto intatto il suo spirito rivolto alla straordinarietà, che caratterizza tutte le proposte del brand sudafricano.
“Oggi è persino più facile intercettare i gusti del pubblico di alto livello, perché c’è una maggiore sensibilità al tema della sostenibilità e della conservazione rispetto a 25 anni fa, quando è nata Mantis - spiega il ceo Craig Erasmus, che sottolinea anche un altro punto di coincidenza con i desideri dei clienti -: “Oggi è emerso il tema dell’ospitalità lifestyle, dove il lusso nel turismo coincide con l’esperienza. In questo siamo sicuramente al passo”.
Fra le diverse proprietà di Mantis ci sono ecolodge nelle riserve africane, ma anche city hotels a Città del Capo e a Sant’Elena, oltre che resort in Barhein o a Zanzibar e le navi, la Zambesi Queen e la Chobe Princess con cui vivere le esperienze sull’acqua. L’idea è quella di creare della piccole eco proprietà per costruire un circuito nel mondo dedicato ai repeater.
“Il prossimo anno vedranno la luce il nuovo Mantis Hiddn ad Addo, in Sudafrica (nella foto qui sopra), nella provincia del Capo Orientale, che offrirà un'esperienza immersiva e completa – dice Erasmus -. La struttura comprenderà dodici Panoramic Mountain Suite e due ville con quattro camere da letto. Le suite si apriranno su ampie terrazze in legno con vasche esterne riscaldate a legna, mentre le ville includeranno piscine private. Hiddn incarnerà l'armonia tra comfort raffinato e consapevolezza ambientale. Inoltre, a metà 2026, debutterà a Ras Al Khaimah il Saij Mountain Lodge by Mantis. Con 70 lodge, Saij sarà più di un semplice luogo in cui soggiornare: diventerà un dialogo tra natura e design, costruito utilizzando materiali locali che riecheggiano il paesaggio. Le esperienze saranno incentrate sulla conservazione e sulla comunità, dalle escursioni guidate all'apicoltura, fino alla ristorazione con prodotti a km 0”.
Anche Mantis ha messo in piede nel forte sviluppo turistico che interessa l’Arabia Saudita. Lontano dalle strutture avveniristiche e iperlusso del Red Sea Global, il gruppo ha lavorato su una struttura ad Al Baha, in un’area incastonata fra riserve naturali e parchi. La proprietà offrirà 100 unità abitative, alcune delle quali già operative, e un adventure park. “Vogliamo introdurre l’ispirazione e il concetto di conservazione che è alla base della nostra attività anche in Arabia Saudita”.