• 05/11/2025 11:45

L’Italia top destination per il turismo di lusso, crescono investimenti e short rent

L’Italia si conferma top destination per il turismo di lusso e gli investimenti di fascia alta. Secondo l’Osservatorio Luxforsale cresce l’interesse dei visitatori stranieri verso la Penisola, che si fa così più attrattiva per i grandi investitori.

“Negli ultimi mesi - spiega Claudio Citzia, fondatore della piattaforma Luxforsale - stiamo assistendo a una vera corsa all’investimento sul nostro territorio da parte di grandi gruppi internazionali, family office e fondi che cercano soluzioni residenziali ma anche strutture complesse come hotel, dimore storiche e palazzi. Oggi si guarda non solo alle classiche città del lusso come Milano, Firenze, Roma o Venezia, ma anche a location emergenti: Liguria, Sicilia, Puglia, Marche e Veneto sono luoghi che registrano flussi crescenti di visitatori e acquirenti”.

A contribuire a riscrivere le tendenze del mercato di lusso, in particolare i grandi eventi, quali il Giubileo e le Olimpiadi Milano-Cortina 2026.

Affitti brevi

Emerge inoltre in modo netto il fenomeno dello short rent di lusso che oggi non costituisce più una semplice alternativa all’hotellerie, ma si evolve in strategia di investimento. L’affitto breve offre rendimenti fra il 4% e il 10% annuo, garantisce manutenzione costante, azzera il rischio morosità e incrementa il valore finale dell’immobile fino all’11%. Sempre più protagonisti del jet-set e imprenditori - rimarca l’Osservatorio - scelgono la formula ‘try for buy’: soggiorno breve, esperienza diretta e poi acquisto. In particolare, gli inglesi che prediligono lo short rent in Italia, cercano residenze eleganti con servizi su misura in località iconiche come Lago di Como e Costiera amalfitana; i francesi sono attratti dalle ville toscane e da dimore storiche con comfort esclusivi; i turisti russi sono orientati per la maggior parte verso immobili di prestigio in località esclusive della riviera ligure e della costa smeralda in Sardegna.

A livello numerico la Lombardia e la Toscana si confermano le regioni con il maggior numero di immobili di lusso: la prima con 1.036 immobili e la seconda con 963 immobili. Segue la Liguria con ben 519 residenze di pregio. Tra le città più rappresentate, figurano Milano (185 immobili), Roma (146), Firenze (81) e Verona (28). In Emilia Romagna, Ravenna con 25 immobili prende il posto di Bologna. In Lombardia è interessante anche la presenza di Monza con 85 proprietà.

A fianco delle grandi capitali storiche, si osservano veri e propri exploit regionali. La Toscana si conferma un riferimento indiscusso, con il primato per numero di immobili sopra i 10 milioni di euro, pari a 19, e una domanda diversificata fra dimore storiche, ville e appartamenti di lusso. La Sicilia si distingue sia per il mercato delle ville in zone di pregio (a Palermo e Taormina gli immobili più richiesti tra gli acquirenti), sia per località montane come Randazzo, ormai sotto i riflettori degli investitori internazionali. La Liguria, trainata da mete litoranee quali Alassio e Sanremo, si posiziona tra le regioni più richieste e dinamiche. Lombardia e Veneto registrano una crescita solida delle transazioni luxury e una valorizzazione record dei prezzi medi regionali.

“Da quindici anni a questa parte - precisa Citzia - l’Italia non ha mai vissuto un periodo così favorevole per gli investimenti immobiliari di fascia alta: oggi il nostro Paese è di nuovo sotto i riflettori internazionali, e nei prossimi cinque anni probabilmente assisteremo ad una ulteriore crescita, per effetto dell’instabilità geopolitica globale e ai conflitti internazionali che spingono molti investitori a scegliere mete sicure e affidabili.”

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