• 11/05/2018 17:35

Aspettando il Ministero

Se non sarà oggi, sarà sicuramente entro questa settimana che l’Italia avrà un nuovo Governo. Così dice la road map tracciata dai leader del Movimento 5 Stelle, Luigi di Maio, e da quello della Lega, Matteo Salvini. Nel weekend i due hanno avuto ancora un serie di incontri che dovrà portare entro oggi all’incarico che il Presidente della Repubblica darà al nuovo premier e al successivo giuramento del Governo.

Ed è su questo che si stanno appuntando gli occhi di tutti: secondo le dichiarazioni dei due leader politici dei partiti che costituiranno la maggioranza a sostegno dell’esecutivo, i ministri dovranno essere meno di 20, con l’ipotesi quindi piuttosto verosimile di una sforbiciata a diverse poltrone.
Oppure alla nomina di ministri senza portafoglio per il compimento di quanto promesso in campagna elettorale.

Il turismo
Un interrogativo che torna quindi alla ribalta è quello relativo al Ministero del Turismo. Nel corso della campagna elettorale, infatti, sia la Lega che il M5s avevano sostenuto la necessità di creare un dicastero autonomo, che desse ancora più centralità al comparto. È evidente che oggi gli occhi di tutti sono puntati sulla futura lista dei ministri, per verificare se questa promessa verrà mantenuta. Per quanto riguarda il nome dell’eventuale ministro, i partiti sembrano intenzionati a pescare nell’ampio calderone dei papabili messo sul piatto nei giorni scorsi.

Il saluto di Franceschini
Intanto, venerdì scorso il ministro ai Beni e Attività culturali e al Turismo, Dario Franceschini, ha dato il suo saluto definitivo al Mibact. Lo ha fatto con un tweet che riporta una fotografia di gran parte del personale del Collegio Romano, riunito per salutarlo: “Una squadra fantastica di competenze e generosità – ha scritto Franceschini -. Per me 4 anni indimenticabili di sfide, risultati insperati e riforme che senza di loro sarebbero state impossibili”.

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