• 11/01/2022 11:12

Canone Rai, le nuove regole dal 2023

L’argomento tiene banco in questo inizio d’anno: il canone Rai sarà scorporato dalla bolletta e dovrà essere pagato anche da chi usa dispositivi diversi dalla televisione. In verità, si tratta di regole che non entreranno in vigore quest'anno.

Come riportato da Quifinanza, anche quest’anno il canone Rai dovrà essere pagato insieme alla bolletta della luce. Il cambiamento avverrà nel 2023, su richiesta della Commissione europea e se il Governo non cambierà il metodo di riscossione, il nostro Paese non avrà diritto a ricevere i fondi Pnrr. Questo perché  Bruxelles non ammette che una società privata che opera nel settore dell’energia possa riscuotere una tassa per conto dello Stato relativa a un settore diverso dal proprio. Pertanto, da gennaio 2023 si dovrebbe tornare al vecchio modello, con il pagamento del canone Rai separato dalla bolletta, anche se si teme un nuovo picco di evasori.

Solo chi possiede un televisore deve pagare il canone tv. Tuttavia oggi è possibile vedere la Rai, e la maggior parte delle altre reti, anche attraverso lo smartphone, il tablet e il computer, tutti dispositivi che non rientrano nella definizione. Da anni si tenta di regolamentare anche lo streaming, considerando che attraverso RaiPlay è possibile accedere a tutti i contenuti della Rai in diretta e on demand, ma il Parlamento italiano ha affossato tutte le proposte di legge sul canone Rai per gli smartphone.

In dettaglio, le regole per il 2022 restano le medesime: si presuppone la presenza di un apparecchio televisivo per ogni nucleo familiare con un’utenza elettrica e per questo ogni famiglia è tenuta a pagare il canone in bolletta.
L’importo del canone è pari a 90 euro l’anno, che si pagano da gennaio a ottobre insieme alla bolletta della luce.

Attraverso un apposito modello, chi è titolare di un’utenza elettrica può dichiarare di non possedere alcun apparecchio televisivo, e dunque essere esentato dal pagamento di questa imposta. Le esenzioni valgono solo per un anno, ed è necessario presentarne una nuova ogni anno.  Sono esentati anche i cittadini che hanno compiuto 75 anni, che hanno un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore agli 8 mila euro e non hanno conviventi titolari di reddito proprio. Anche in questo caso per l’esenzione è necessario presentare una dichiarazione sostitutiva.

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