Fondo di garanziaAdv tra certezze e eccesso di offerta

"La nostra priorità è fornire tutela alle imprese". Jacopo de Ria, presidente Fiavet, parte da questa granitica certezza nel fare il punto sul Fondo di garanzia. Uno strumento a cui, negli ultimi 12 mesi, le adv si sono trovate obbligate a ricorrere, chi in un modo chi in un altro, per adempiere agli obblighi di legge.

Ma in un mercato che si trova dinanzi svariate (forse troppe) soluzioni, la federazione degli agenti di viaggi coglie l’occasione di TTG Incontri per fare chiarezza e ribadire il proprio ruolo.

Anche perché dalla prossima stagione estiva, al Fondo di garanzia si aggiungeranno anche le incombenze dovute alla nuova Direttiva Ue sui pacchetti turistici, che potrebbe portare "a dover riscrivere le garanzie fornite sinora – dice l’avvocato Federico Lucarelli, responsabile legale di Fiavet -, dato che l’Ue al momento lascia spazio a troppi vuoti normativi”.

Attualmente, la situazione Fondo di garanzia vede in campo una molteplicità di soggetti, mette in chiaro Lucarelli, “che vanno dal bancario all’assicurativo; e talvolta può presentarsi il dubbio che non in tutti i casi vengano rispettati i requisiti imposti”.

Fiavet da tempo è scesa in campo con la soluzione Fogar, che “ha anche incassato l’ok dei consumatori – dice il presidente –. E uno strumento messo in campo in prima persona dalle agenzie di viaggi può sbarrare la strada ad altri player che fornirebbero invece minori tutele alle imprese”.

La situazione, poi, si complica ulteriormente se si analizza la reattività dei territori regionali a recepire la normativa: “Ora esistono delle forti diversità a livello territoriale e alcune regioni come Liguria e Veneto - spiega Lucarelli - sono di certo tra le più virtuose, ma non tutte nel proprie leggi sul turismo si sono allineate allo stesso modo”.

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