Questione di privacy: turismo alla prova Gdpr

Il nome in codice, l'acronimo che lo contraddistingue, sta progressivamente diventando una consuetudine nel vocabolario italiano e lo diventerà sempre di più man mano che si avvicinerà la scadenza del 25 maggio 2018. Quel venerdì il nuovo regolamento europeo sulla privacy denominato Gdpr, sigla che sta per General Data Protection Regulation, diverrà applicabile senza necessità di recepimento o altri adempimenti formali.

Il testo, infatti, è in vigore da maggio 2016 ma non essendo una direttiva europea, bensì un regolamento, non necessita di leggi attuative da parte degli stati membri dell'Unione. Come spiega un ampio servizio sul nuovo numero di TTG Magazine, disponibile online nella digital edition, ciò che più di tutto cambia con la nuova scadenza è l'avvio del regime sanzionatorio del regolamento nel Vecchio Continente: un elemento che va a toccare anche le agenzie di viaggi. In pratica dal prossimo 25 maggio chi non è in regola con la normativa rischia, anche penalmente. Chi non rispetta la legge, infatti, non rischia solo sotto il profilo amministrativo.

Continua a leggere a pagina 9 di TTG Magazine, disponibile online a questo link

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