Se l'assicurazione non paga: le clausole che bloccano i rimborsi

Assicurare una vacanza con una polizza è fondamentale per partire tranquilli, ma lo è altrettanto essere a conoscenza di tutte le situazioni che possono bloccare i rimborsi in caso di imprevisti durante il soggiorno.

A correre in soccorso degli aspiranti vacanzieri è SosTariffe.it, che ha stilato il decalogo dei fattori che fermano i rimborsi partendo da un dato di fatto: la crescita esponenziale delle richieste di preventivi gratuiti per polizze di viaggio, a più 44% nel primo semestre rispetto all’analogo periodo del 2018.

Massimale, franchigia e scoperto
L’assicurazione viaggio copre tutti gli eventi negativi, ma ci sono comunque delle clausole che non fanno scattare il rimborso anche qualora si sia stipulata la polizza. La prima di queste è il massimale: ogni polizza ha un limite, oltre il quale la compagnia assicuratrice non risarcisce lo sfortunato cliente. Il secondo punto è quello delle somme non erogate. Ci sono, infatti, due clausole: la prima è la franchigia, ossia l’importo in euro che resta a carico dell’assicurato e che in genere, spiega SosTariffe.it, è di 50 euro. Ad esempio, se il sinistro è di 300 euro, ne verranno rimborsati solo 250.

Altra clausola di cui occorre tenere conto è lo scoperto, ossia la percentuale del danno che non verrà risarcito. Se, ad esempio, lo scoperto è del 2% e il sinistro è di 1.000 euro, allora 20 euro non saranno rimborsati.

Niente rimborso oltre i 75 anni
Ma tra i requisiti da considerare ci sono anche quelli relativi al viaggiatore. L’assicurazione, infatti, non copre le persone non domiciliate o non residenti in Italia, né coloro che, al momento della sottoscrizione della polizza, abbiano compiuto 75 anni di età.

Non un km di più
Per quanto riguarda, invece, i requisiti del viaggio, bisogna considerare che l’assicurazione non copre i sinistri verificatisi oltre il limite chilometrico previsto: se il viaggio indicato in polizza doveva durare al massimo 1.000 km e 30 giorni, un evento dopo 1.001 km o dal 31esimo giorno non viene rimborsato. In ogni caso la copertura ha validità dal momento dell’inizio del viaggio fino al termine del viaggio stesso: non un minuto prima, né un minuto dopo.

Cure e malattie
Per quanto riguarda, invece, il quinto punto, ossia quello del medico, SosTariffe.it specifica come non vengano prese in carico le spese mediche in assenza di contatto preventivo con la centrale operativa della compagnia. Inoltre restano a carico dell’assicurato le cure riabilitative e il rientro sanitario non viene effettuato per infermità o lesioni curabili sul posto.

Attenti anche alle malattie: l’assicurazione, infatti, non vi rimborserà se il vostro viaggio è stato intrapreso contro il consiglio medico o con patologie in fase acuta. Allo stesso modo il risarcimento non avviene in caso di dimissioni volontarie dell’assicurato contro il parere dei medici della struttura in cui è stato ricoverato.

No agli sport estremi
I più temerari, poi, dovranno mettere in conto il fatto che l’assicurazione non elargirà loro alcun indennizzo per la pratica di sport estremi se effettuati al di fuori di organizzazioni sportive, e men che meno per atti di temerarietà e sport aerei.

Ottavo punto: i bagagli. Qualora li abbiate lasciati in auto e ve li rubino, se sarà dimostrato che il veicolo non era chiuso o che le valigie non erano nel bagagliaio non sarete risarciti, così come nel caso in cui, di notte, non abbiate parcheggiato l’auto in una pubblica autorimessa custodita e a pagamento.

Ci vuole la patente adatta
Altro punto controverso è la patente. Anche se la colpa non è vostra, in caso di incidente stradale non sarete risarciti qualora siate stati alla guida di un veicolo per il quale non avete la patente adatta. Ovviamente il rimborso viene bloccato anche in caso di alterazione da alcol o droghe.

Infine l’ultimo punto: gli eventi rari. Una voce, questa, che include danni causati da guerre, scioperi, sommosse e tumulti popolari, ma anche da fenomeni atmosferici quali trombe d’aria, uragani, terremoti, eruzioni vulcaniche, inondazioni o alluvioni. In genere, poi, non sono previsti romborsi nemmeno per gli atti di terrorismo.
Stefania Galvan

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