Voglia di partire, ma esigenze diverse: i viaggi post Covid secondo Expedia

Nuove esperienze, ma soprattutto pulizia e flessibilità. Dopo lo stop forzato del 2020, c’è voglia di tornare a viaggiare, ma cambiano le esigenze e le abitudini di acquisto. Lo dice l’ultima ricerca di Expedia Group, intitolata ‘Cosa vogliono i viaggiatori nel 2021’.

Dall’inizio di quest'anno, la piattaforma ha iniziato a registrare un incremento nelle ricerche nazionali e internazionali. La voglia di partire è talmente forte che il 41% degli intervistati ha dichiarato che rinuncerebbe a guardare lo sport, il 39% smetterebbe di fare shopping online e il 37% userebbe meno i social media in cambio di un mese di vacanza. E la percentuale dei viaggiatori che preferirebbe una vacanza a un nuovo telefono arriva a toccare persino il 75%.

“Le numerose restrizioni hanno creato una domanda repressa, ci aspettiamo però un aumento dei viaggi a metà anno, in concomitanza con le vacanze estive – commenta Giovanni Moretto, director market management, Expedia Lodging Partner Services Italia -. Mentre l’industria continua a reagire, è fondamentale distinguersi agli occhi dei viaggiatori durante la fase di ricerca di alloggi e nuove esperienze”.

Destinzioni
Per quanto riguarda le destinazioni, si cercano mete “raggiungibili in auto e vicine a casa”. Quasi la metà degli intervistati (45%) è in cerca di una vacanza al mare nei prossimi 18 mesi, mentre più di un terzo (36%) preferirebbe le grandi città. Le piccole località sono invece l'opzione più attraente per il 33% degli intervistati.

Fattori determinanti
Pulizia e flessibilità diventano determinanti nella scelta di viaggio. Quasi la metà (42%) dei viaggiatori dice che le linee guida sulla pulizia sono importanti. E quasi il 60% dei viaggiatori afferma che difficilmente prenoterebbe una camera non rimborsabile in cambio di una tariffa ridotta. Questa, sottolinea l'indagine Expedia, è una delle grandi differenze rispetto al 2020, quando il 66% dei viaggiatori prevedeva di prenotare una camera non rimborsabile.

Ricostruire la fiducia dei viaggiatori
Anche il fattore ‘fiducia’ diventa sempre più determinante nella scelta. Le strutture che comunicano in modo chiaro con gli ospiti hanno un tasso di cancellazione più basso, clienti più soddisfatti e recensioni più positive. Il 40% dei viaggiatori sostiene che le recensioni sono più importanti ora che prima della pandemia. Quasi tutti i viaggiatori (91%) affermano che i proprietari e i gestori dovrebbero rispondere alle recensioni negative.

“I clienti sono desiderosi di viaggiare, ma il modo in cui cercano, prenotano, viaggiano e soggiornano è cambiato. Stiamo analizzando le loro richieste per capire come farli sentire al sicuro a seguito della pandemia - conclude Moretto -. Ascoltando gli ospiti e adattandoci a ciò che chiedono, possiamo aprire un nuovo entusiasmante capitolo dell'industria turistica”.

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