Visa, un decalogo per aiutare a smascherare le truffe online

Si chiama ‘Fraudolese’ e il suo intento è rivelare ai consumatori che scelgono di fare acquisti online le strategie comunicative dei truffatori. A stilare il vocabolario delle frodi è stata Visa, che dà dieci suggerimenti preziosi per smascherare chi vuole ingannarci.

Attenti agli errori
Il primo è sempre l’ortografia: errori di grammatica e incongruenze di linguaggio, oppure ancora mancata corrispondenza fra il nome del mittente e il link dell’url potrebbe indicare un’anomalia nel messaggio.

Occorre poi diffidare delle richieste urgenti: un messaggio che mette fretta è infatti una tattica comunemente usata nelle comunicazioni fraudolente. Dobbiamo quindi diffidare di espressioni come ‘clicca qui sotto’ o ‘rispondi entro 48 ore’ e prenderci tempo per valutare il contenuto e l’attendibilità del messaggio stesso. Visa consiglia comunque di evitare sempre di cliccare in caso di dubbio.

Altre esche usate dai truffatori sono quelle di parlare di un ‘problema’, come ad esempio la richiesta di riorganizzare una consegna, opppure di un’offerta allettante, come potrebbe essere la vincita di un premio.
Occorre poi verificare che il mittente sia effettivamente chi dice di essere, magari contattando direttamente l’azienda di cui lui stesso si fa portavoce.
In questi casi, e veniamo al punto cinque, può essere utile discuterne con una persona di fiducia.

Il sito dev'essere sicuro
E’ inoltre importante trovare il sito web giusto, ossia sicuro, e per far questo si può ad esempio verificare che nella barra degli indirizzi sia presente l'icona del ‘lucchetto’ e che l'indirizzo del sito web inizi con Https (la "s" offre infatti maggiori garanzie di sicurezza).

Il settimo consiglio è quello di controllare le recensioni del venditore, mentre l’ottavo mette in guardia dalle truffe di phishing, come e-mail o telefonate non richieste. Per pagare in sicurezza basta usare i ‘token’ e i servizi one-click e usare un modo sicuro per identificarsi, come ad esempio le impronte digitali o il riconoscimento facciale sugli smartphone e all’interno delle app bancarfie.

Visa, conclude la nota aziendale, negli ultimi cinque anni ha speso più di 9 miliardi di dollari per potenziare la sicurezza informatica e ridurre le frodi.

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