Non mancano le critiche allo spesometro da parte di Fiavet. Nonostante la risposta positiva alle istanze mosse dall'associazione da parte dell'Agenzia delle Entrate "rimane la nostra posizione di contrarietà - sottolinea il presidente Fiavet Cinzia Renzi -. Si tratta di un adempimento solo italiano, che non trova fondamento in alcuna disposizione comunitaria". Secondo Renzi la decisione provoca una distorsione della concorrenza "che penalizza le agenzie italiane a favore delle agenzie online con sede all'estero e delle adv estere, soprattutto quelle che si trovano al confine, che non sono obbligate a tali adempimenti amministrativi".