Superata l’incertezza iniziale, il turismo organizzato sembra aver capito che la strada per non subire l’Intelligenza artificiale è quella di abbracciarla e integrarla nei processi aziendali e nelle strategie di vendita. Esemplare a questo proposito è il progetto Gattinoni AI Travel, messo a punto recentemente dal Gruppo guidato da Franco Gattinoni.
Si tratta, spiega a TTG Italia Antonella Ferrari, direttore Rete Agenzie Gattinoni Travel, di “una piattaforma che mette a sistema quattro AI - Gemini, Anthropic, Grok e Chat Gpt - per il turismo”.
Lo strumento supporta le agenzie del network nelle fasi di pianificazione, precisa Ferrari, “mettendo insieme i contenuti dei fornitori e dei Dmc che utilizziamo”. Al contempo, aiuta i punti vendita a presidiare la fase ispirazionale, avvicinando nell’ambiente digitale quella fetta sempre più ampia di consumatori che scelgono di avvalersi dell’AI per trovare la loro prossima meta. “Il cliente finale può trovare questo strumento all’interno del sito dell’adv o nel link in bio delle sue pagine social e da lì crearsi un’idea di viaggio, prima di pianificarlo fisicamente in agenzia dopo aver preso un appuntamento attraverso una piattaforma dedicata” continua la manager. La finalizzazione del viaggio rimane infatti prerogativa dei banconisti. A dimostrazione del fatto che l’approccio giusto può trasformare l’AI in un valido alleato della distribuzione e degli attori del turismo organizzato.