Il turismo organizzato, attraverso agenzie e tour operator specializzati in incoming, esperienze ed eventi, genera occupazione e valore per l’intera filiera e per i territori. Gli operatori promuovono l’immagine del Paese nel mondo, collaborano con tour operator internazionali, anticipano le tendenze e favoriscono una distribuzione sostenibile dei flussi. Eventi sportivi, culturali, fiere e congressi richiedono una gestione efficiente della logistica e dei servizi, elementi fondamentali per garantire esperienze di qualità e consolidare l’Italia come destinazione di riferimento a livello globale.
Il settore, però, si trova ad affrontare diverse criticità. I collegamenti aerei restano carenti, specie verso le isole e le aree meno servite dall’alta velocità, con tariffe spesso proibitive nei periodi di picco. Le compagnie low-cost limitano la vendita tramite agenzie di viaggi e tour operator, riducendo l’accessibilità a molte destinazioni. A ciò si aggiunge la carenza di figure qualificate, come guide e autisti, che incide su qualità e costi dell’accoglienza. Un ulteriore ostacolo è rappresentato dai vincoli sui trasporti (bus e ncc) e dalle difficoltà di accesso ai siti culturali.
La concorrenza sleale degli operatori abusivi altera il mercato e abbassa gli standard, mentre le imprese regolari si trovano a subire il peso di imposte, controlli e burocrazia e fronteggiare continui cambi normativi e fiscali che generano incertezza e ne limitano la capacità di investimento.
Servono regole certe, stabili e coordinate, soprattutto dai Ministeri competenti, come Trasporti e Cultura. Regioni e Comuni devono agire sotto una regia unitaria del Governo per garantire uniformità nelle norme e per un contrasto efficace dell’abusivismo.
L’Italia deve prevenire le conseguenze negative già sperimentate da altri Paesi, dove una cattiva gestione dei flussi turistici ha generato malcontento tra i residenti. È necessario adottare politiche mirate che favoriscano una distribuzione equilibrata dei visitatori e del valore generato, tutelando al contempo il territorio e chi ci vive. Investire in formazione, digitalizzazione e crescita dimensionale delle imprese è infine essenziale per rafforzare il settore e mantenere il turismo centrale per l’economia e per le comunità.
L’opinione: tratta dal numero di aprile di TTG Italy. Sfoglia qui il magazine