Frigerio: “Vietato
far sentire ‘povero’
il cliente”

“Spesso la scelta della meta viene canalizzata verso un livello di spesa che nella testa del cliente deve avere un senso”. Paola Frigerio, travel, marketing e network director di Frigerio Viaggi, riassume in maniera estremamente incisiva una delle principali difficoltà delle agenzie di viaggi in questo momento: presentarsi ai clienti con preventivi che spesso lasciano interdetti gli stessi addetti ai lavori.

“Come già l’anno scorso - prosegue Frigerio - spesso ci sono prezzi che sono al di là di quello che una famiglia media può spendere. Magari il cliente entra chiedendo un 4 stelle con un po’ di animazione per due settimane in Sardegna e si trova con un preventivo da 10mila euro: una cifra difficilmente affrontabile”.

Uno scenario che potrebbe scoraggiare il cliente. “E dunque ho dato un obiettivo: mai far uscire un cliente dall’agenzia facendolo sentire più povero di quando è entrato”.

Il ruolo dell’agenzia

A questo punto, dunque, entra in campo la consulenza: “ci mettiamo a controllare le offerte o a proporre mete più abbordabili ed entriamo in campo con il nostro prodotto”.

Insomma, “non dobbiamo mai essere così arroganti da dire che chi non ha i soldi è un poveretto. Il cliente deve essere sempre tutelato, anche nella capacità di spesa”. Altrimenti, il rischio è che “voglia arrangiarsi da solo”. L’unico modo per trattenerlo è “farlo sentire comunque importante”.

E il segmento luxury che per molti appare come una cassaforte indistruttibile? “Sicuramente funziona - afferma Frigerio - ma c’è uno scotto da pagare: chi non ha limiti di spesa non ha limiti di richieste”. In altre parole, bisogna essere in grado di venire incontro a qualunque esigenza, anche la più bizzarra o imprevedibile”.

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