L’Antitrust ha aperto un procedimento cautelare nei confronti di Meta per “abuso di posizione dominante”. L’Agcm ha ritenuto opportuno ampliare il procedimento istruttorio avviato nei confronti del colosso di Mark Zuckerberg in seguito all’aggiornamento delle condizioni contrattuali WhatsApp Business Solution Terms.
Secondo l’Autorità, le nuove condizioni contrattuali, introdotte il 15 ottobre scorso, e l’integrazione di nuovi strumenti di interazione o funzionalità di Meta AI in WhatsApp, “possono limitare produzione, sbocchi o sviluppo tecnico nel mercato dei servizi di AI Chatbot a danno dei consumatori”, e “costituiscono una possibile violazione dell’articolo 102 TFUE”.
L’Agcm ritiene, inoltre, che tale violazione della normativa sulla concorrenza da parte di Meta possa “pregiudicare, in modo grave e irreparabile, la contendibilità del mercato, a causa della scarsa propensione dei consumatori a cambiare le abitudini che ostacola il passaggio a servizi concorrenti”.