Spese sanitarie
dei turisti stranieri:
la proposta di Giani

Far pagare le spese sanitarie ai turisti extra Ue. La proposta arriva dal presidente della regione Toscana, Eugenio Giani, secondo il quale si potrebbero risparmiare quasi 15 milioni di euro, da reinvestire ad esempio nelle liste d’attesa.

Effettivamente i costi sanitari per l’assistenza agli stranieri cominciano a diventare insostenibili, soprattutto in località turistiche dove in alcuni giorni l’80% degli accessi al pronto soccorso è rappresentato da viaggiatori.

Come funziona invece all’estero? La situazione è molto variegata ma, come consiglia la Farnesina, mai partire per un viaggio senza copertura sanitaria garantita da un’assicurazione privata, indifferentemente dalla destinazione. Se infatti in caso di necessità la situazione può essere contenuta se stiamo visitando un paese Ue, molto più salato può diventare il conto di spese mediche da sostenere in altri Paesi.

Il caro sanità, come riporta il Corriere della Sera, varia anche a seconda della qualità del servizio offerto ed ecco allora che i salassi economici più alti li troviamo in Stati Uniti, Giappone e Gran Bretagna. Qui si va da 950 euro degli Usa per un accesso al pronto soccorso, al milione di euro per un eventuale ricovero di lunga degenza in Giappone. Più accessibili i costi per una visita in Gran Bretagna che, ricordiamo, non fa più parte dell’eurozona. Poche speranze invece per le spese da sostenere in Cina dove, anche se si è in possesso di assicurazione sanitaria, il servizio nazionale è precluso agli stranieri.

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