È il misterioso mondo delle tariffe aeree, che ormai da diversi decenni ha abituato il turismo a paradossi di tutti i tipi. Come quello dell’estate 2025, dove “un volo interno in Italia costa come un biglietto per New York”.
A evidenziarlo è Adriano Apicella, ceo di Welcome Travel Group, mettendo in luce lo strano andamento dei prezzi dei voli di quest’anno. Una componente determinante per stabilire il costo complessivo della vacanza, che nel 2025 sta viaggiando su direttrici insolite.
“Il prezzo del volato verso gli Stati Uniti sta calando - osserva -. I prezzi in partenza erano troppo alti e questo probabilmente nasceva anche da una questione di disponibilità, che secondo la mia percezione è ancora del 10% inferiore rispetto al pre-covid. Quando sarà recuperato anche questo gap, probabilmente ci sarà un ridimensionamento”.
Il trend delle agenzie
Ma il vero problema nasce sui voli nazionali. Che non è solo una questione di prezzi. “Abbiamo lasciato il mercato in mano alle low cost e, come è noto, le agenzie di viaggi hanno problemi a lavorare con questo tipo di vettori, tra carte di credito bannate, riconoscimenti facciali e via dicendo”.
In questo scenario, tuttavia, per le agenzie il momento è positivo, sottolinea Apicella. “Tra la clientela stiamo vedendo molta gente nuova, con un incremento dei passeggeri. Ora molte agenzie di viaggi lavorano sul marketing e con l’ecommerce e ora si vedono anche molti clienti giovani”. Per quanto riguarda le vendite, “al di là della pausa di aprile, maggio ha registrato una crescita a doppia cifra e per giugno il trend è simile”.