Dopo Air France-Klm e Sas
I fronti aperti del mercato

La mossa a sorpresa di Air France-Klm, che a un anno esatto dall’ingresso nel capitale di Sas, hanno deciso di aprire la scalata per arrivare a oltre il 60% delle quote, riaccende la bagarre del consolidamento nei cieli europei che, dopo il completamento dell’ingresso di Lufthansa in Ita Airways, aveva avuto una sostanziale battuta d’arresto.

Tap

In questi mesi, tuttavia, le schermaglie hanno sempre tenuto acceso il dibattito intorno ai fronti che restano aperti e che possono portare a diverse soluzioni. Come nel caso di Tap: il vettore portoghese alla fine dello scorso anno sembrava ormai indirizzato sul mercato, con il benestare del Governo del Paese e con alla finestra tutti e tre i big europei, ovvero il gruppo Lufthansa, Iag e la stessa Air France-Klm. La crisi politica del Paese, però, ha imposto un brusco freno all’operazione e potrebbe essere stata anche la causa indiretta dell’accelerata della compagine franco-olandese verso la Scandinavia, anche per non restare indietro rispetto ai tedeschi.

Air Europa

Scenari aperti anche per quanto riguarda Air Europa, da tempo candidata a un matrimonio duraturo, anche in questo caso con i principali soggetti europei che non hanno mai fatto mistero del proprio interesse a rilevare una quota nel vettore del Gruppo Globalia, per potere accedere in maniera più solida al promettente mercato del Centro-Sud America, dove Air Europa ha una quota importante. E qui nelle ultime settimane c’è stato anche il colpo di scena, con l’ingresso sul ring di un nome nuovo per le acquisizioni, vale a dire Turkish, che per la prima volta è uscita allo scoperto, scombinando i piani dei competitor e aprendo nuovi fronti.

Le low cost

Chi invece sembra fuori dai giochi in questa fase è il mondo delle low cost: rumors in passato hanno dato per possibile preda easyJet, finita prima nel mirino di Wizz Air e poi in quello del gruppo Iag, che ha fatto un pensiero sul vettore londinese come possibile e importante costola low cost di British Airways. Fuori dai giochi, invece, Ryanair, con il suo ceo Michael O’Leary che ha sempre dichiarato la volontà di andare avanti in solitaria. Ma si sa, il mercato può sempre riservare sorprese e forse bisognerà solo attendere la pausa di riflessione estiva.

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