Dopo la Spagna, è la volta della Germania. Ryanair ha annunciato ieri il taglio di 800mila posti nel Paese. La riduzione dei voli interesserà 9 aeroporti, tra cui gli scali di Berlino e Amburgo, e 24 rotte.
A guidare la decisione, anche in questo caso, le tasse imposte agli operatori del trasporto aereo. In uno statement, riportato dalla testata spagnola Hosteltur, il vettore ha precisato che “questa decisione è una conseguenza diretta del persistente fallimento del Governo federale nel ridurre gli elevati costi di ingresso in Germania”.
La low cost accusa il Governo tedesco di non aver mantenuto “la promessa di revocare l’aumento del 24% della tassa sul trasporto aereo introdotto nel maggio 2024”. “Gli elevati costi di accesso in Germania - ha continuato la compagnia aerea - sono in netto contrasto con quelli di Paesi come Irlanda, Spagna e Polonia, che non impongono tasse sul trasporto aereo”.