Si apre un nuovo fronte di scontro per le compagnie aeree nordamericane.
Dopo la battaglia in corso con i vettori del Golfo è ora la volta della Cina. Gli Stati Uniti hanno infatti interrotto le trattative in corso per una maggiore liberalizzazione dei collegamenti tra i due Paesi in considerazione dell’aumento della domanda sulle tratte disponibili.
L’accusa delle major è di avere avut una disponibilità di slot molto limitata, concentrata solo su pochi aeroporti già congestionati e con orari poco appetibili. Una forma di protezionismo, è il teorema delle compagnie americane, a tutto vantaggio dei big dei cieli cinesi. Secondo alcuni esperti allo stato attuale difficilmente sarà possibile realizzare un accordo di open skies tra le parti.