Ritardo sui voliper viaggi di lavoro: l'azienda può chiedere il risarcimento

Il datore di lavoro può chiedere e ottenere il risarcimento in caso di ritardo sui voli in cui viaggiano i propri dipendenti.

Apre un nuovo scenario la sentenza della Corte di Giustizia della Ue del 17 febbraio scorso: il danno subito in caso di ritardi, infatti, potrà essere ora richiesto direttamente dall’azienda che ha acquistato i biglietti aerei con cui fare viaggiare i propri lavoratori.

La querelle legale riguarda una società lituana che aveva mandato in missione due dei suoi dipendenti. Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore di oggi, il mancato rispetto dell’orario di arrivo aveva fatto perdere loro la coincidenza, arrivando a destinazione 14 ore dopo quanto previsto, con aggravio sui conti per indennità e contributi supplementari.

L’azienda aveva vinto il primo round in Tribunale, poi la Cassazione ha chiesto la pronuncia della Corte di Giustizia in base alla Convenzione di Montreal. Che ha di fatto esteso la nozione di danno subito non solamente al passeggero in senso stretto, ma a terzi direttamente coinvolti (in questo caso acquirenti del biglietto). Fissati anche i limiti sugli importi.

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