airberlin in fallimentoVoli estivi da salvare

airberlin come Alitalia. Nel cuore dell’estate, il vettore tedesco è finito nella bufera: proprio a Ferragosto, infatti, è esplosa la notizia sul fallimento dell'aerolinea, che dovrà portare i libri in tribunale. Con una vicenda che ha più di un tratto in comune con quella che ha portato Az nella situazione attuale. Prima di tutto, l’azionista di riferimento, ovvero Etihad, anche se con una quota differente (il 30% nel caso di airberlin, 49% in quello di Alitalia).

Ma le similitudini non finiscono qui. Secondo quanto riporta repubblica.it, anche nel caso di airberlin i voli saranno garantiti grazie all’intervento del Governo, in questo caso quello tedesco, che ha già annunciato un prestito ponte a favore del vettore, con l’obiettivo di garantire la continuità delle operazioni. Almeno nelle prossime settimane. Il ministro dell’economia Brigitte Zypres ha parlato di un importo pari a 150 milioni di euro, che secondo le stime sarebbe sufficiente a garantire i collegamenti nei prossimi 3 mesi.

Anche perché la notizia della bancarotta dell’aerolinea è nel periodo più trafficato dell’anno. Un intervento tempestivo sul fronte finanziario era dunque più che auspicabile, per evitare il ripetersi di un caso che il mondo del turismo ricorda bene: l’improvviso fallimento di Wind Jet che, l’11 agosto del 2012, aveva lasciato a terra 300mila passeggeri chiudendo improvvisamente i battenti, dopo meno di 10 anni di attività.

Le cause del dissesto
Sotto accusa, sempre secondo quanto riporta repubblica, il modello di business e le scelte industriali, che avrebbero portato a perdite finanziarie. Queste ultime si sarebbero poi riversate sui conti di Etihad, la quale avrebbe già annunciato di non avere intenzione di prendere parte a una eventuale ricapitalizzazione della stessa compagnia tedesca.

I conti, del resto, parlano chiaro: il vettore emiratino ha chiuso lo scorso anno con perdite nette per 1,87 miliardi di dollari. Un dato che ha costretto i vertici a mettere mano al modello di business e rivedere le strategie. Mettendo un freno, come è evidente dalle ultime operazioni, alle operazioni di conquista dell’Europa.

Ma, sottolinea ancora il portale di informazione, sul banco degli imputati ci sarebbero anche le operazioni esclusivamente finanziarie, come quelle legate alle coperture assicurative per tutelarsi dai rincari dei prezzi del carburante.

Il destino di airberlin
Anche parlando del futuro della compagnia, continuano le analogie con Alitalia. Per airberlin si apre un cammino non molto diverso da quello che sta percorrendo il vettore italiano: in agenda ci sarebbero infatti un commissariamento e, ovviamente, una cessione.

Nel caso dell’aerolinea tedesca, però, si sono già fatti avanti possibili investitori: tra i competitor interessati a investire c'è infatti Lufthansa, che ha già parlato della disponibilità a rilevare alcuni asset di airberlin.

Ti è piaciuta questa notizia?

Condividi questo articolo

Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana