Ryanair vince il ricorso e allunga sullo scalo di Trapani

Ryanair allunga sullo scalo di Trapani. La terza sezione del Tar del Lazio ha accolto il ricorso della compagnia irlandese nei confronti di Enac, Regione siciliana, AlbaStar, Tayaranjet, Airgest, con il quale chiedeva l’annullamento dei servizi di ‘Imposizione di oneri di servizio pubblico’ (la cosidetta continuità territoriale) per i servizi aerei di linea relativi alle rotte tra l’aeroporto di Trapani e Trieste, Brindisi, Parma, Ancona, Perugia e Napoli.

I giudici hanno riconosciuto le argomentazioni del vettore irlandese che ha evidenziato di operare numerosi collegamenti da e verso la Sicilia, con regolari servizi di linea sulle tratte da e per Trapani e Palermo e, quindi, in diretta concorrenza con i servizi aerei di linea in continuità territoriale relativi alle rotte onerate.

“Uno Stato membro  - si legge nella sentenza riportata da La Sicilia - può imporre Osp solo qualora tale rotta sia considerata essenziale per lo sviluppo economico e sociale della regione servita dall’aeroporto stesso ed esclusivamente nella misura necessaria a garantire che su tale rotta siano prestati servizi aerei di linea minimi”.
Lo scalo di Trapani non è situato né su una piccola isola, né in  una regione isolata e pertanto, le sei città individuate non possono essere considerate poli economici, produttivi, amministrativi, socio-sanitari e di istruzione di livello sovraregionale, in base ai quali valutare la lontananza e l’isolamento dello scalo di Trapani. In conseguenza dell’annullamento degli atti sarà l’Enac a regolarsi di conseguenza.

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