Digital Green Weekfirmata IEG: ecco lo studio GPF per IBE Intermobility

Oggi l’intermobilità fa leva sulla domanda più che sull’offerta di mercato. La “rivoluzione copernicana” fotografata dalla ricerca di GPF Inspiring Research per IBE Intermobility and Bus Expo, e presentata in occasione della Digital Green Week di IEG, segue infatti tre precisi assi di sviluppo: Mobility as a Service, Mobility as a Platform, Mobility as a Common.

“La convergenza di Bus Industry e Tpl verso un ecosistema sostenibile - evidenzia Corrado Peraboni (nella foto), ceo di Italian Exhibition Group - deve indurre noi organizzatori fieristici a operare come aggregatori di community, offrendo al contempo elementi di programmazione e di indirizzo che facilitino il business”.

Basandosi su un campione di 633 interviste rivolte a regolari utenti di uno o più mezzi pubblici e integrate da interventi selezionati di stakeholder, la ricerca ha stabilito che l’intermodalità è ormai un bisogno per il 70% degli italiani, al pari della sostenibilità ecologica (85%).

“Per il 61,6% il trasporto pubblico deve essere più ecologico - spiega Carlo Berruti, direttore scientifico Gpf Inspiring Research - oltre che garantire mezzi più frequenti (49,8%) e affidabilità (24,4%), puntando su personalizzazione del servizio (22,4%), capillarità (20,4%) ed economicità (18,5%). Per 7 utenti su 10, poi, i mezzi devono “parlare fra loro” per sviluppare coincidenze efficaci, benché questo appaia più un auspicio che realtà per 8 su 10. Alla guida dell’intermobility revolution sono però visti autobus urbani (44,1%) ed extraurbani (14,6%), ideali per favorire l’intercomunicabilità con e tra mezzi, grazie a esperienze user-friendly anche dal punto di vista digitale”.

Le necessità evidenziate implicano inoltre la creazione di quartieri/hub autonomi all’esterno delle città, ma distanti non più di 15 minuti dal centro, lasciando eventualmente spazio a servizi coach (preferiti nel 30% dei casi).

Crescono infatti i collegamenti di media-lunga percorrenza su pullman Gran Turismo prenotabili e fruibili con modalità di trasporto pubblico: per l’80% degli intervistati il settore coach risulta pratico, ad alto comfort, sicuro e flessibile, nonché ideale per investimenti tecnologici (60%).

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