Affollate e non più esclusive, la parabola delle lounge aeroportuali

Un tempo oasi di tranquillità per i viaggiatori alto-spendenti, le lounge aeroportuali di tutto il mondo si sono trasformate in luoghi affollati come autobus all’ora di punta.

È il paradosso raccontato da Bloomberg, che ha raccolto le testimonianze di alcuni frequent flyer “costretti” a fare la fila o ad attendere il proprio turno prima di sedersi.   

Ci sono numerose ragioni per cui ora le lounge sono più affollate del solito. Un tempo riservate ai passeggeri di prima e business class o ai fedeli membri dei programmi frequent flyer, questi spazi oggi sono disponibili per molti altri viaggiatori. Alcuni vettori offrono l'accesso a pagamento, mentre alcune carte di credito lo concedono come benefit ai loro clienti premium.

A incidere è poi l’aumento esponenziale del numero di voli in ritardo o cancellati che ha indotto i viaggiatori a trascorrere periodi più lunghi in queste enclavi un tempo esclusive. Non un fatto isolato, visto che una compagnia come Delta a giugno ha iniziato a vietare l’ingresso prima delle tre ore dalla partenza.  

Ma il ritorno alla tranquillità del pre-Covid, secondo il colosso di informazione finanziaria, è ancora lontano. Primo perché alcune lounge non hanno ancora riaperto dalla pandemia, secondo perché, dopo quasi due anni senza viaggi internazionali, le compagnie sono piuttosto restie a deludere i loro clienti più preziosi.  
Amina D'Addario


https://www.bloomberg.com/businessweek

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