Traffico aereo italiano: le cifre del recupero su Ue e lungo raggio

“Il settore ha saputo reagire e i dati dimostrano come sia forte e consistente la domanda di trasporto”. Commenta così i dati del 2022 relativi al traffico aereo in Italia il presidente dell’Enac Pierluigi Di Palma, all’indomani della presentazione delle statistiche Assaeroporti che avevano evidenziato un dato sui passeggeri pari a oltre 164 milioni, il doppio rispetto allo scorso anno.

Le direttrici
L’analisi dei numeri fa emergere come il 2022 sia stato contrassegnato da un imponente recupero su tutte le direttrici estere, con un avvicinamento sensibile ai dati del 2019 per quanto riguarda la Ue. In questo caso il gap rimane del 17,1 per cento, ma la crescita rispetto allo scorso anno è stata dell’86 per cento. Crescite a tripla cifra invece per gran parte delle aree mondiali con Nord America a +365%, Medioriente e Asia Pacifico a +276 e Africa e Oceano Indiano a +170%. Tutti però ancora al di sotto dei livelli pre pandemia.

Discorso a parte invece per l’extra Ue: l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione europea ha infatti sfalsato i parametri portando a un incremento del 56 per cento dei volumi rispetto al 2019.

“E’ ora compito dell’Enac vigilare affinché tale domanda venga accolta attraverso l’utilizzo di dotazioni infrastrutturali, mezzi e carburanti di nuova generazione e sempre più performanti sotto il profilo dell’impatto ambientale”, ha poi concluso Di Palma.

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