Incrementare il numero di passeggeri trasportati di almeno 5 milioni e portare avanti le alleanze internazionali.
Si svilupperebbe su questi due binari la strategia di Alitalia per il 2012 all'indomani dell'assemblea dei soci, che ha aperto le porte alla seconda fase del vettore sotto l'insegna Cai dopo l'uscita di scena di Rocco Sabelli.
Il timone di amministratore delegato è da ieri ufficialmente nelle mani di Andrea Ragnetti, che tuttavia avrà deleghe più limitate rispetto al predecessore: un ruolo maggiormente di primo piano sarà infatti affidato al presidente Roberto Colaninno, che si occuperà direttamente del futuro 'internazionale' della compagnia aerea.
A fine anno, infatti, scadrà il patto che lega gli azionisti e li vincola a cedere le quote solamente all'interno, aprendo quindi le porte a possibili cessioni al socio Air France-Klm. Proprio i vertici del gruppo franco-olandese, nelle scorse settimane, avevano fatto emergere che eventuali mire su Alitalia non sarebbero state portate avanti prima del 2013.
Sul fronte operativo, toccherà invece al nuova amministratore delegato mettere in campo le strategie più adatte per portare avanti lo sviluppo della compagnia e la crescita in termini di passeggeri trasportati, per tornare davanti alla 'rivale' Ryanair. Una crescita che non dovrà essere perseguita soltanto con l'eventuale integrazione di Blue Panorama e Wind Jet, che al momento sembra in stand by.