Tre aerei, rotte nazionali e una scadenza: ripartire con i voli il prossimo 5 dicembre.
Questo il piano presentato al Governo dai vertici di Wind Jet nell'incontro che si è tenuto nel fine settimana. Appuntamento interlocutorio, ma che ha segnato un passo avanti nel possibile ritorno in pista della compagnia aerea fondata da Antonino Pulvirenti.
Secondo quanto riferito dall'amministratore delegato Stefano Rantuccio (leggi l'articolo su Corriere.it) l'esecutivo si sarebbe dichiarato disponibile ad appoggiare il progetto attraverso lo strumento del 'concordato preventivo in continuità', previsto nel decreto sviluppo Salva Italia del governo Monti. In sostanza si procederebbe da una parte con i creditori per sanare la parte debitoria (stimata in 150 milioni di euro) mentre la newco, creata con l'appoggio della finanziaria regionale e con a disposizione 50 milioni di euro, tornerebbe a volare.
Con i tre aerei la compagnia reintegrerebbe il 40 per cento dei dipendenti, ora in cassa integrazione, e riattiverebbe le rotte a tariffa 'sociale' prima praticate con un ritocco al rialzo di 5 euro. Nella seconda fase del progetto la flotta dovrebbe salire a 8 aerei.