Malpensa hub tra Oriente e Occidente: inizia la sfida.
Con il nuovo volo di Emirates per New York inaugurato ieri, (e partito già pieno, anzi, in overbooking) si apre una nuova stagione alle porte di Milano. Secondo il presidente di Sea, Pietro Modiano: "La scelta di Emirates è giusta e noi faremo di tutto per dimostrare che è così" ha dichiarato durante la conferenza stampa di lancio.
Malpensa, dopo aver rafforzato la sua rete verso Oriente ed Asia, punta a potenziare il suo ruolo di ponte verso ovest. Emirates è il primo passo, il più importante: il vettore di Dubai e la società che gestisce gli scali milanesi ieri si sono più volte scambiati segni di reciproco rispetto e collaborazione, tanto da aver parlato di collaborazioni in vista di Expo 2015 (che si terrà a Milano) e di Expo 2020 (che si terrà a Dubai).
Per il primo anno di attività sulla Milano-New York il presidente di Emirates Tim Clark ha dichiarato di avere aspettative attorno al 60-62 per cento di load factor, per un obiettivo di passeggeri trasportati attorno alle 220-250mila unità. Modiano intanto non nasconde l'ambizione di riportare a casa quel bacino di utenti che volano per l'America da altri hub europei. "Ci sono circa 150mila persone da e per New York che perdiamo perchè passano da altri aeroporti, contiamo di recuperare quel traffico disperso. Negli ultimi mesi c'è stata una crescita significativa di traffico da e per
Dubai e New York: 18 per cento nel primo caso, quasi 10 nel secondo.
Secondo Modiano, il volo di Emirates sarà "un punto di partenza che porterà Malpensa a riprendere il ruolo centrale nel panorama europeo che, per vicende legate al nostro vettore di riferimento, ha rischiato di
essere messo a repentaglio". Insomma per il presidente, Malpensa "può
riprendere il suo sviluppo, a prescindere dal ridimensionamento di
Linate. La scelta di Emirates è molto importante perché indica con
fatti concreti quali siano le potenzialità".