Arma vincente per i piccoli centri

Non ci sono solo le vie famose dello shopping o i grandi outlet ad attrarre i fashion addicted di tutto il mondo. Anche i piccoli borghi storici della Penisola possono diventare le nuove destinazioni di culto per le produzioni di qualità del territorio.

La ricetta che coniuga turismo e shopping e, allo stesso tempo, punta ad alleggerire i flussi nelle grandi città d'arte è arrivata dal direttore generale Turismo del Mibact, Francesco Palumbo, intervenuto al forum organizzato da Risposte Turismo. “Gli outlet intorno alle grandi città sono realtà che lavorano bene perché si vanno a prendere i turisti con gli autobus dentro gli hotel, ma oggi - rileva Palumbo - sono anche i piccoli borghi che devono diventare le nuove vetrine della produzione di qualità”.

Luoghi, precisa il d.g., dove “i turisti possono trovare gli artigiani del Made in Italy in grado di offrire prodotto: non quello che si vende negli outlet oppure online, ma quello che rappresenta il lusso di qualità dedicata, legato a esperienze di visita e che si può comprare solo in quel piccolo paesino dell’Umbria o della Puglia”. Un’impostazione vincente che, secondo Palumbo, aiuterebbe a cavalcare il trend positivo atteso per i prossimi anni.

“Siamo davanti a un comparto che, nel 2017, ha visto un incremento senza precedenti per quanto riguarda gli arrivi internazionali. Ma soprattutto, da qui al 2030, il turismo uumenterà a un ritmo sopra il 4 per cento nel mondo e sarà uno dei pochi settori dell’economia italiana che ha prospettive di crescita”.

Ti è piaciuta questa notizia?

Condividi questo articolo

Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana