Airbnb rinuncia alla carta di credito invisibile al Fisco

Airbnb ha scelto di rinunciare all’introduzione della controversa carta di credito per gli host che operano in Francia. A portare a fare marcia indietro alla piattaforma home sharing sarebbero stati i dubbi sollevati dal Governo francese e dalle associazioni degli albergatori circa la legalità dell’operazione.

Dopo un confronto con il ministro dell’Economia Bruno Lemaire e il ministro della Pubblica amministrazione Gérald Darmanin, si legge si lechotouristique.com, Airbnb avrebbe dunque deciso di abbandonare il progetto.

I piani del portale erano quelli di offrire, con la collaborazione della società di servizi finanziari basata a Gibilterra Payoneer, la possibilità ai proprietari che affittano sulla piattaforma di dotarsi di una carta di credito ricaricabile.

I sospetti degli albergatori
Un’operazione che ha destato sospetti tra gli attori della filiera ricettiva tradizionale, convinti che così potesse essere favorita l’evasione fiscale. Il timore era quello che la carta potesse essere invisibile alle autorità fiscali francesi perché emessa a Gibilterra, dove dagli inizi degli anni '90 vige un regime fiscale speciale che l'ha resa in un certo senso uno dei 'paradisi fiscali' del Vecchio Continente.

Sospetto che, però, la piattaforma ha tenuto ad allontanare attraverso una nota, nella quale spiega che “i sistemi di pagamento disponibili nella piattaforma, tra cui Payoneer,  sono legittimi e dispongono delle autorizzazioni necessarie per operare in Francia”.

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